ARTE, mostre. Roma, Medina Art Gallery: bipersonale di De Min e Ramassotto

Le opere dei due artisti permarranno esposte al pubblico fino al 13 Giugno 2024; il testo curatoriale è di Arianna Montellanico

L’opening ha avuto luogo lo scorso 7 giugno, si tratta di un evento che vede questi due insegnanti, appunto Rossanna De Min e Marco Ramassotto, esporre per la prima volta insieme le loro opere d’arte a seguito del loro incontro a scuola, dove la decisione hanno maturato.

ROSSANNA DE MIN

Rossanna De Min artista veneta, è stata docente di arte e immagine in una scuola media della Capitale. Fin da piccola si è sempre circondata da artisti, principalmente dediti al lavoro della ceramica, tra di essi un famoso ceramista degli anni Cinquanta e Sessanta, Guido Gambone, scomparso nel 1969, che era suo zio, e suo cugino Bruno Gambone. Questi le hanno trasmesso la passione per l’artigianato ceramico d’autore, che nelle mani di Rossanna assume le fattezze di vera propria opera d’arte. Non è casuale il fatto che la ceramica accompagni la l’umanità fin dalla preistoria, infatti, si tratta di un materiale duttile e maneggevole, costituente sia la materia prima per creare una grande varietà di oggetti, che una forma di espressione artistica. E la De Min mentre modella l’argilla o la creta per creare un manufatto ceramico, fa di tutto per mantenere il più possibile il materiale grezzo e poco raffinato, seppure applichi del colore al fine di conservare il legame profondo che questo mantiene con la natura che lo ha generato.

CERAMICHE ED ESPERIENZE ESISTENZIALI

Le ceramiche in mostra sono il frutto di tutte le sue esperienze esistenziali, incluse quelle maturate nel corso della sua formazione artistica e la grande influenza che hanno avuto su di lei i ceramisti del passato. Di grande impatto sono le «bambole o donne», come all’artista piace definirle, oggetti in ceramica dipinta che rappresentano soltanto loro stesse, poiché create in libertà. A Rossanna piace pensare che a ognuna di esse venga data la possibilità di esprimere semplicemente la loro natura, la loro essenza, senza necessariamente affidargli un particolare messaggio da trasmettere; semmai un compito: quello di sollecitare l’osservatore a riflettere sulla donna in quanto essere umano da amare e rispettare. L’artista dedica buona parte della sua attività anche alla pittura figurativa e naturalistica, in questa sua fase prediligendo quella astratta. Con uno stile molto personale crea composizioni che non riproducono la natura o il paesaggio: ella semplicemente disegna linee e forme geometriche dai toni decisi, con lo scopo di generare emozioni nello spettatore.

MARCO RAMASSOTTO

Marco Ramassotto, architetto, insegnante, musicista e pittore contemporaneo, nasce a Roma nel 1974. Dopo essersi laureato partecipa a numerosi concorsi oltreché allo sviluppo di progetti, soprattutto all’estero. Nelle vesti di musicista e produttore cura l’etichetta Anomala Soundscapes, come pittore fa ricorso a una tecnica tendente in maniera incrementale all’utilizzo di strumenti e supporti non convenzionali. La passione per l’arte e per la pittura lo hanno sempre accompagnato,  motivandolo a creare sempre più frequentemente, esibendo al pubblico le proprie opere. Grazie all’arte riesce a esprimere senza difficoltà quello che ermeticamente custodisce dentro di sé. Alla Medina Art Gallery esporrà la serie Interferenze (2009-2023), tele realizzate mediante diverse tecniche pittoriche: dall’acrilico all’olio allo smalto alla tempera su legno.

 LA SUGGESTIONE DELL’INTERFERENZA

A partire dal supporto, una lunga preparazione contraddistingue queste opere, che, sovente, viene realizzato con tavole di legno. «Il lavoro, infatti – spiega l’artista -, può essere lasciato in sospeso anche per molto tempo, in attesa che giunga l’ispirazione, oppure venire in maniera estemporanea, senza una regola precisa e senza neppure quantificare il tempo che si dovrà impiegare per portarlo a compimento». Si tratta di tele che nascono dalla suggestione dell’interferenza, qualcosa di impensato che avviene nel corso dell’azione pittorica. Tuttavia, l’irrompere dell’inaspettato va a influenzare la tecnica, mutando completamente il risultato dell’opera, così come era stata originariamente concepita dall’artista.

FATALISMO PROSSIMO ALL’ASTRATTISMO

Lasciando spazio all’indefinito, e in questo specifico caso (le Interferenze) all’effetto di un tessuto scomposto, la tecnica adottata da Ramassotto può anche considerarsi fatalista, prossima all’astrattismo e all’action painting, quella «pittura d’azione» che conduce l’artista ad affrontare e sperimentare l’inaspettato allo scopo di generare qualcosa di sorprendentemente nuovo e interessante. Un gioco di suggestioni per chi osserverà, trovatosi di fronte a un’opera di Ramassotto che lo indurrà a intravedere in quell’intreccio di acrilico, olio, smalto e tempera su legno delle fonti di suggestioni. L’esposizione alla Medina Gallery è l’incontro e lo scontro tra due universi artistici distanti tra di loro, quello millenario della ceramica e quello dell’astrattismo pittorico dei quadri contemporanei. Tuttavia, malgrado la distanza tra le due forme di espressione artistica, le opere catturano lo sguardo rendendo la percezione dell’equilibrio d’insieme, frutto quest’ultimo delle combinazioni e degli intervalli di forme e colori.

INFO E CONTATTI

Bipersonale di Rossanna De Mine Marco Ramassotto: esposizione fino al 13 giugno 2024 presso Medina Art Gallery, via Merulana, 220 Roma; la galleria è aperta al pubblico tutti i giorni dalle ore 10:00 alle ore 13:00 e dalle ore 15:00 alle ore 19:00;

+390696030764

info@medina.com

www.medinaroma.com

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