AGRICOLTURA, politica agricola comune. Frascarelli: «Mini riforma con meno vincoli ambientali in tempi record per accontentare gli agricoltori; le novità post 2027»

Il docente di Scienze agrarie, alimentari e ambientali presso l’Università di Perugia è stato intervistato il 24 maggio scorso sullo spinoso argomento da Lorenzo Benocci, giornalista di “agricultura.it”

Featured Video Play Icon

a cura di Lorenzo Benocci, pubblicato su “agricultura.it” il 24 maggio 2024, https://www.agricultura.it/2024/05/24/pac-frascarelli-mini-riforma-con-meno-vincoli-ambientali-in-tempi-record-per-accontentare-gli-agricoltori-le-novita-post-2027/ Dopo le proteste degli agricoltori in mezza Europa nei mesi scorsi, e in parte anche in Italia, a Bruxelles è stata fatta una marcia indietro su alcuni punti, talvolta simbolici più che sostanziali, della Pac 2023-2027, attualmente in vigore. Una mini-riforma realizzata in un mese o poco più, per andare incontro alle proteste-proposte del mondo agricolo. Tempi rapidi in vista delle elezioni europee di giugno.

QUALE PAC PER L’AGRICOLTURA ITALIANA?

Ma, che cosa è cambiato? La Pac attuale va bene per l’agricoltura italiana?  E come sarà invece la prossima PAC, quella post 2027? Lo abbiamo chiesto al professor Angelo Frascarelli, Università di Perugia (Dipartimento scienze agrarie, alimentari ed ambientali), a margine di un convegno dedicato a Pac e elezioni europee organizzato da Cia Toscana, che si è svolto a Firenze.

AGRICULTURA.IT – Pac 2023-2027: cosa è cambiato nelle ultime settimane?

ANGELO FRASCARELLI – «Il 15 marzo 2024 la Commissione europea ha proposto una mini-riforma approvata solo dopo un mese e mezzo. Appena un anno dopo l’entrata in vigore della PAC: che va incontro agli agricoltori, con meno vincoli ambientali. Ci si è resi conto che i vincoli ambientali erano troppo elevati, a fronte di una riduzione delle risorse per il pagamento di base veniva chiesto agli agricoltori di fare la rotazione, cambiare coltura una volta l’anno, di destinare il 4% dei terreni a seminativo ad aree non produttive tra cui terreni a riposo. Veniva richiesto di fare una copertura vegetale durante l’anno nei periodi invernali per poter ridurre le erosioni del suolo. Tutte cose in un certo senso giuste che vanno nella direzione di una transizione ecologica, ma troppo impegnative per gli agricoltori rispetto al sostegno».

EFFETTI DELLA MINI-RIFORMA

«Sono alcuni esempi per dire che questa mini-riforma fa un alleggerimento, al posto della rotazione ci sarà un metodo più sostenibile degli agricoltori che si chiama “diversificazione colturale”, il vecchio greening, poi è stato eliminato l’obbligo del 4% dei terreni a riposo, e alleggeriti altre norme della condizionalità. Questa mini-riforma approvata da meno di un mese, entrerà in vigore retroattivamente dal 1 gennaio 2024, quindi una buona notizia per gli agricoltori».

La PAC non nasce da un giorno all’altro: non potevamo accorgersene prima che alcune cose non andavano?

«Vera questa osservazione, perché la PAC è stata discussa per ben 6 anni, dal 2017 al 2022, però tutta l’attenzione degli agricoltori e delle organizzazioni è stata rivolta a difendere il budget (…)

leggi l’articolo completo su “agricultura.it” https://www.agricultura.it/2024/05/24/pac-frascarelli-mini-riforma-con-meno-vincoli-ambientali-in-tempi-record-per-accontentare-gli-agricoltori-le-novita-post-2027/

Condividi: