Brindisi, 27 maggio 2024 – Il progetto è consistito in una serie di sperimentazioni su tre colture tipiche pugliesi quali il frumento, la vite e l’olivo, questo al fine di individuare una soluzione modulare per creare le necessarie basi di conoscenza relative ai cicli di vita delle colture, quindi renderle fruibili all’utente finale, agricoltori, associazioni, Pubblica amministrazione.
MONITORARE LO STATO DI SALUTE DELLE PIANTE
Ora è possibile monitorare lo stato di salute delle piante e intervenire per curare le loro patologie in tempo reale, grazie alle tecnologie aerospaziali che permettono di utilizzare droni, satelliti, aerei e robot. È quanto emerso dai risultati del progetto Tebaka, i cui sviluppi finali sono stati presentati nei giorni scorsi presso la sede brindisina del Distretto tecnologico aerospaziale (Dta), presso la Cittadella della ricerca. Il progetto Tebaka (TErritoryBAsic Knowledge Acquisition) è cofinanziato nell’ambito dell’Avviso MUR n. 1735 del 13/07/2017 “Progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale nelle dodici aree di specializzazione individuate dal Pnr 2015-2020” che si è occupato di agricoltura di precisione.
SVILUPPO NELLA SENSORISTICA E NELL’ACQUISIZIONE DATI
Lo sviluppo tecnologico, nel campo della sensoristica, di acquisizione dati (sensori e piattaforme per il loro trasporto) e delle loro manipolazioni successive (sistemi di data science basati su tecniche di intelligenza artificiale e apprendimento automatico), per trasformarli in conoscenza adatta a gestire fenomeni complessi quali il ciclo di vita delle colture agricole, consente di progettare architetture tecnologiche e procedurali per lo sviluppo sempre più concreto di soluzioni per l’agricoltura di precisione nella sua definizione più propria: avere a disposizione un corretto sistema (strumenti, processi, regole) per fare la cosa giusta, nel posto giusto, al momento giusto, con gli strumenti giusti. Lo stato di salute delle colture (vigoria) e la presenza di condizioni critiche (ad esempio patologie) possono essere rilevati con osservazioni a distanza (telerilevamento) effettuati utilizzando sensori trasportati da varie piattaforme quali satelliti, aerei, droni, robot.
TELERILEVAMENTO MEDIANTE PIATTAFORME IN VOLO E ORBITA
Contemporaneamente possono essere acquisite, con lo stesso criterio di osservazione, le informazioni ambientali (legate al clima ed al terreno), completando in tal modo il quadro conoscitivo nelle varie fasi del ciclo di vita dei prodotti. Tutto ciò consente di avere, in tempi il più possibile prossimi al reale, lo stato generale e puntuale delle condizioni e dei fenomeniche possono essere usati, con adeguata affidabilità, per effettuare previsioni su sviluppi futuri e quindi attivare appropriati e anticipati interventi correttivi. L’obiettivo ultimo è realizzare in agricoltura risultati ottimali dal punto di vista della qualità del prodotto, del valore economico e dell’impatto ambientale. Questi sono stati gli elementi di base esaminati ed approfonditi, tramite sviluppi teorici e sperimentazioni reali, nel corso del progetto Tebaka, con l’obiettivo di sviluppare e sperimentare, su tre colture tipiche pugliesi quali frumento, vite ed olivo, una soluzione modulare, integrata, aperta in grado di crescere continuamente nelle sue prestazioni, allo scopo di creare basi di conoscenza sui cicli di vita delle colture (in rapporto con le varie zone territoriali) ed essere fruibili per l’utente finale ai fini di un adeguato utilizzo.
VALIDATE LE IPOTESI DI PARTENZA
I risultati ottenuti, successivamente presentati nel corso dell’incontro di Brindisi, hanno validato le ipotesi di partenza e consentito di proporre un sistema in grado di essere utile ed applicabile nella gestione anche di altre colture oltre che essere la base per ulteriori applicazioni e soluzioni in altri domini per la gestione ed il controllo del territorio. Manuela Matarrese, project manager del Dta che ha coordinato l’esecuzione del progetto, ha dichiarato: «L’incontro, durante il quale è anche intervenuto l’esperto scientifico incaricato dal MUR, Alfredo Biocca, ha permesso di fare il punto sui principali risultati raggiunti, che vanno dalla grande mole di dati acquisiti ed elaborati alle applicazioni, tecnologie e modelli sviluppati, ma anche sull’impatto che il progetto ha avuto in termini di nuove conoscenze acquisite. Il partenariato ha altresì sperimentato e dimostrato grande capacità di operare come un sistema nel quale si sono integrate competenze multidisciplinari. Ciò permette di consolidare la convinzione che Tebaka potrà generare ulteriori importanti risultati per lo sviluppo di nuove e sempre più performanti applicazioni nel settore dell’agricoltura di precisione».
ARTEFICI DELLO SVILUPPO DEL PROGETTO
Il progetto è stato realizzato dal Dta, in qualità di capofila, insieme all’Agenzia spaziale italiana (Asi) agli istituti del Consiglio nazionale delle ricerche), Irsa e Stiima di Bari, oltreché IMMdi Lecce, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (Enea), Magnaghi Aeronautica s.r.l., Mermec Engineering s.r.l, Planetek s.r.l., Politecnico di Bari, Università di Bari e Università del Salento.