L’esposizione consta di cinque suggestive istallazioni realizzate con materiali «poveri» e facilmente manipolabili, quali il legno naturale, la corda, il vetro, il velluto, il plexiglass e, soprattutto la carta, elemento prediletto dall’artista, in quanto in grado di donare delicatezza e levità alle opere.
L’ESTREMO PREGIO DEI MATERIALI POVERI
All’interno dello spazio, dal 16 maggio al 16 luglio 2024, i visitatori avranno l’opportunità di immergersi in un universo onirico, fluttuante e leggero, allestito curando ogni dettaglio con l’obiettivo di far emergere quell’idea di respiro tipica delle installazioni e sculture dell’artista, le quali si fondono con il mondo della flora e della fauna assumendo titoli che evocano un’atmosfera magica. Serena al riguardo afferma che «il pensiero dietro la mia ricerca è quello che ormai mi accompagna da diversi anni: mi piacerebbe creare nuovi modi di vedere i paesaggi familiari e pensare alle possibilità affinché il territorio e la natura ci vengano restituiti in forme diverse, attraverso gli elementi che prediligo e che uso nei miei lavori come la leggerezza, l’immaginazione aerea, l’aspetto ludico e onirico delle cose».
CREAZIONI: IL PENSIERO DIETRO LA RICERCA
Le creazioni di Serena Piccinini stravolgono il concetto di realtà oggettiva: tutto ciò che lei immagina prende forma divenendo reale. Attraverso la minuziosa piegatura di carta candida e colorata, l’artista dà vita a personaggi bizzarri, ibridati, che parlano direttamente al bambino interiore che risiede dentro ognuno di noi. Serena Piccinini tende a dare una forma ai sogni, lasciando allo spettatore la sensazione che qualcosa di magico e inaspettato possa sempre accadere, restituendo per un attimo l’anima più genuina a chi è convinto di averla dimenticata. A tal proposito l’artista rivela di «pensare con le immagini» e «con le mie opere desidero regalare uno sguardo poetico sul mondo, fatto di candore: ricerco la leggerezza e il movimento, il fluttuare di elementi piccoli e mobili, senza mai svelare il mistero che li circonda. Amo i materiali poveri: carta, cartone, legno naturale, i materiali plastici. Purezza e semplicità, due punti irrinunciabili».
SERENA, LA MENTE E LE IMMAGINI
Una delle installazioni che i visitatori potranno ammirare s’intitola “Giardino della vita immobile”, una collezione di piccolissimi insetti e fiori sgargianti facenti parte di un giardino immaginario abitato da creature inaspettate. Ognuna di queste creature, fatte di carte colorate pregiate, è speciale e preziosa e ha un nome che ne esalta le caratteristiche e la personalità. Esse sono custodite in piccole teche appositamente create per contenerle, come se fossero gioielli, poste una vicino all’altra su una parete per formare un colorato mosaico. Ogni teca si differenzia nella forma e nella dimensione ed è realizzata con diversi materiali, scelti con attenzione dall’artista: dal vetro al metallo, dal legno al plexiglass, alcune sono foderate di morbido velluto in altre invece prevale la freddezza del metallo.
LA COLLABORAZIONE CON LA STILISTA
La collaborazione con la stilista Lavinia Turra è nata in modo naturale, poiché, ella stessa sottolinea, «dell’opera di Serena da subito mi ha colpito la semplicità e al tempo stesso la sublime eleganza, unita alla capacità di rendere l’immaginario realtà. Il meccanismo è il medesimo che da sempre applichiamo nel nostro lavoro quando creiamo e perché da sempre la semplicità è la base dello chic insieme alla cura per la scelta del materiale e del dettaglio. Nel dare vita ai tanti piccoli animali e fiori che non esistono ma si fanno veri sotto le sue mani, Serena crea per il nostro spazio un suo personale mondo da ‘Alice nel paese delle meraviglie’ che si fonde e diventa un tutt’uno con la scelta di nostri capi leggeri e colorati, quasi impalpabili ed hand made». Con Beati come rane su una foglia di ninfea, la Piccinini regala una occasione unica per tornare bambini attraverso un viaggio emozionale, fatto di fantasia e profonda sensibilità, all’interno delle sue ammalianti opere contemporanee.
Serena Piccinini, Graciflora
Serena Piccinini, Di questi petali e il mio ritratto (particolare)
Serena Piccinini, Di questi petali e il mio ritratto (particolare 2)
Serena Piccinini, Abitando il tempo
arte, Serena Piccinini, Abitando il tempo (particolare)
Serena Piccinini, Succulenta sabbiosa (Cactacea del deserto bianco)
Serena Piccinini, Il giardino della vita immobile
arte, Serena Piccinini, Cervo tenaglia (Cervus Coleoptera)
Serena Piccinini, Pinza prepotente (Coleottero Imperatus)
Serena Piccinini, Vedova sfarzosa (Aurea-Mantis)
Serena Piccinini, migrazione
Serena Piccinini, Trampolla delle Nevi (particolare)