nota biografica e artistica a cura di Gigi Vinci – Attraverso l’esposizione di dipinti la cui tecnica è mista su tela, l’evento palermitano vuole coinvolgere l’osservatore e farlo penetrare nei tormenti di una natura sconvolta e compromessa dal cambiamento climatico e dai fenomeni a esso collegati, riconducibili questi all’attività antropica. La natura tormentata non è più una metafora poetica, bensì una patologia cronica degenerativa in atto, visibile e tangibile, i cui prodromi sono rappresentabili.
NATURA TORMENTATA
L’artista, partendo da un’idea di creazione mitologica che non esclude un’evoluzione, vede in tale connubio (Demetra tanto caro alla Sicilia) una drammatizzazione da mettere in tela dalla quale si rimane rapiti, poiché emana una serena degenerazione che attrae e lascia smarriti. Il Lamento di Demetra è il tormento di una madre rassegnata dalla consapevolezza che la figlia non è stata solo sottratta alle sue amorevoli cure, ma irrimediabilmente violata e lasciata morente sotto lo sguardo incurante, ultimamente distintivo, dell’Humana Conditio.
STEFANIA VANNI CALVELLO DI SAN VINCENZO
Stefania Vanni Calvello di San Vincenzo (Stefanella), diretta discendente dei principi Ganci e Calvello di San Vincenzo, nobili gattopardeschi, nasce a Palermo il 7 marzo del 1964. Nella sua famiglia le donne si sono sempre distinte per mecenatismo e capacità di saper ricevere, facendo della città siciliana una centro culturalmente mitteleuropeo. In questo contesto, in particolare tra le sale del celebre Palazzo Gangi, ella sin da piccola ha avuto modo di accostarsi alla bellezza e all’arte, venendo attratta in modo particolare dalla pittura.
UNA EVOLUZIONE ARTISTICA TUTTORA IN ESSERE
Diverse saranno le persone che le trasmetteranno la tecnica pittorica e le faranno esplorare avanguardie storiche, una circostanza piuttosto visibile nelle produzioni iniziali, sino a evidenziare pian piano una sua evoluzione artistica tutt’ora in essere. Ha esposto per ben tre volte alla Tonnara di Solanto, due volte nei giardini del Castello di Solanto, a Palazzo Napoli dei Principi di Resuttano e alla Libreria Novecento. Nell’ambito della cultura siciliana si inserisce appieno nella tradizione delle altre nobildonne pittrici, quali Topazia Alliata, Lia Pasqualino Noto e Francesca di Carpinello. lntimamente distintivo, dell’humana conditio.
INFO
Artètika, spazio espositivo per l’anima: via Giorgio Castriota, 15 Palermo;
Il Lamento di Demetra: dal 16 al 30 maggio 2024 in esposizione le opere di Stefania Vanni Calvello di San Vincenzo;
inaugurazione della mostra mercoledì 15 maggio 2024 alle ore 18:30;
+393335747244;
info.artetikagalleria@gmail.com;
Stefania Vanni Calvello, Rosa purpurea del deserto esistenziale
Stefania Vanni Calvello, inondazione
Stefania Vanni Calvello, In principio era la madre