MATERIE PRIME, carbonio. Mercato e ruolo nella transizione energetica

Ad avviso di Joseph McMonigle, segretario generale del Forum Internazionale dell'Energia (IEF) «i mercati del carbonio svolgeranno un ruolo importante nel conseguimento degli obiettivi climatici, di sicurezza energetica e di sviluppo sostenibile, incrementando l'efficienza della transizione energetica e raccogliendo fondi per i progetti di energia pulita

Milano, 27 marzo 2024 – McMonigle è intervenuto in occasione del lancio di un nuovo rapporto, The Role of Carbon Markets in Transitions, Il ruolo dei mercati del carbonio nelle transizioni, che si concentra sul potenziale in grado di accelerare la transizione verso emissioni nette di carbonio pari a zero, oltreché sull’accesso universale a un’energia economica e affidabile nel quadro dell’Accordo di Parigi e degli Obiettivi di sviluppo sostenibile.

I MERCATI DEL CARBONIO

«I mercati del carbonio – prosegue il segretario generale dell’IEF – svolgono un ruolo importante nell’allineare le risorse per raggiungere i nostri obiettivi globali in materia di clima, sicurezza energetica e accessibilità economica. Tuttavia sono a un punto di svolta. Con una maggiore collaborazione internazionale e una regolamentazione intelligente, possono raccogliere miliardi di dollari per progetti di energia pulita, soprattutto nei paesi in via di sviluppo, che altrimenti non potrebbero essere avviati». Il rapporto prende in esame lo stato di avanzamento sia dei mercati obbligatori di conformità che di quello volontario del carbonio (VCM), attualmente in fase di rapida emersione, nel quale le imprese compensano le emissioni finanziando progetti che rimuovono o evitano la produzione di CO₂, frequentemente in altri paesi.

RAPPORTO IEF

Il rapporto esorta i governi a strutturare mercati del carbonio come una soluzione vantaggiosa sia per i consumatori che per i produttori. La frammentazione del mercato e il rischio dei crediti di carbonio possono essere affrontati promuovendo approcci politici coesivi, standardizzazione e trasparenza, condivisione delle conoscenze a livello transfrontaliero e digitalizzazione. Inoltre, evidenzia il notevole potenziale dei mercati del carbonio nel generare investimenti per le tecnologie di cattura, utilizzo e stoccaggio del carbonio (CCUS). Attualmente, i progetti CCUS non rientrano per lo più nell’ambito degli incentivi del mercato del carbonio, nonostante la loro capacità di ridurre significativamente le emissioni di CO₂ e di generare una grande quantità di crediti di carbonio affidabili.

INCENTIVI POSSIBILI

«Gli incentivi forniti dai mercati del carbonio per la tecnologia CCUS dovrebbero facilitarne una più ampia diffusione e un’ulteriore riduzione dei costi associati», si legge nel rapporto. I crediti di carbonio potrebbero anche essere utilizzati per migliorare l’economia della produzione di idrogeno pulito e di altre tecnologie che si basano sulla CCUS, aggiunge il rapporto. Inoltre, i finanziamenti raccolti dai mercati del carbonio potrebbero essere applicati all’innovazione dei materiali a bassa intensità di carbonio che un giorno potrebbero trasformare le industrie che si basano su cemento, acciaio, plastica, ammoniaca e acciaio. «Per quei paesi che non hanno ancora introdotto mercati del carbonio a conformità obbligatoria – prosegue il rapporto -, i mercati volontari del carbonio rappresentano un primo passo per affrontare le sfide climatiche sia nazionali che internazionali», si legge nel rapporto. I Paesi e le imprese possono passare ai mercati di conformità o utilizzare i mercati volontari del carbonio per ottenere un effetto equivalente, a seconda delle prestazioni e delle circostanze».

IN LINEA CON L’ACCORDO DI PARIGI

McMonigle ha quindi esortato i governi a finalizzare l’accordo sull’articolo 6 dell’Accordo di Parigi, che fornisce un quadro di riferimento per i Paesi per lo scambio di crediti di carbonio a livello internazionale e viene considerato fondamentale per raggiungere gli obiettivi nazionali di emissione. «L’accordo sull’ articolo 6 è fondamentale per liberare il potenziale dei mercati internazionali del carbonio e speriamo di vedere ulteriori progressi alla COP29 in Azerbaigian», ha al riguardo dichiarato. Il tema del ruolo dei mercati del carbonio nella transizione energetica sarà al centro dei lavori di GET Global Energy Transition Congress and Exhibition, il Forum mondiale dedicato alla transizione energetica che si terrà a Milano dall’1 al 3 luglio 2024. Joseph McMonigle è membro dello Steering Committe  di GET e parteciperà a GET Global Energy Transition Congress and Exhibition come relatore in una serie di tavole rotonde.

FORUM INTERNAZIONALE DELL’ENERGIA

Il Forum Internazionale dell’Energia è la più grande organizzazione energetica del mondo, con 73 Paesi (tra cui l’Italia) membri che rappresentano il 90% del mercato energetico mondiale. L’IEF è la sede globale del dialogo sull’energia che promuove la sicurezza energetica, la stabilità del mercato e la trasparenza. Il Global Energy Transition Congress and Exhibition 2024 (GET) è un forum di respiro mondiale che mira a connettere i settori energetici a basse emissioni e quelli industriali ad alta intensità di carbonio per accelerare la transizione energetica attraverso azioni concrete. In programma a Milano dal 1 al 3 luglio 2024 presso l’Allianz MiCo Milano Convention Centre GET24 accoglierà trecento ministri e CEO in settanta conferenze, oltre a più di duemila delegati, cinquecento espositori e ventimila visitatori rappresentativi del nuovo ecosistema emergente dalla transizione energetica, riuniti per favorire partnership innovative e promuovere business e politiche a sostegno del percorso verso emissioni net zero.

SEI TEMI CHIAVE

GET24 rappresenta uno dei più grandi forum intersettoriali al mondo per gli esperti “net zero” e i protagonisti della transizione energetica globale. Si focalizzerà su passi significativi e realizzabili verso gli obiettivi climatici, concentrandosi sulla riduzione delle emissioni nei settori ad alta intensità di carbonio. Il programma della conferenza si articola attorno a sei temi chiave, esplorando diverse prospettive: l’impasse net zero, la sostenibilità scalabile, il capitale della de-carbonizzazione, la crescita verde inclusiva, il cambiamento del comportamento delle aziende e dei consumatori e l’azione per il clima oltre il carbonio. La Conferenza strategica, cuore dell’evento, si articolerà in tre giorni di lavori, con un programma frutto di ampie consultazioni e indicazioni da parte di esperti internazionali nel campo dell’energia, della finanza e dei settori hard-to-abate. L’area espositiva presenterà le più recenti innovazioni nel settore energetico e in quelli considerati hard-to-abate, offrendo soluzioni per la de-carbonizzazione e per accelerare la transizione verso un sistema a zero emissioni. I padiglioni dei paesi partecipanti offriranno uno sguardo su tecnologie e soluzioni a basse emissioni provenienti da tutto il mondo. La zona dedicata alle start-up e l’area finanziaria metteranno in evidenza tecnologie emergenti e il cruciale tema del finanziamento dei progetti.

info: www.ief.org

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