CRIMINALITÀ, contrabbando. Oltre i migranti anche le sigarette: i traffici dalla sponda sud del Mediterraneo. 

Nel Canale di Sicilia sequestrato dalla Guardia di Finanza un carico di sigarette di contrabbando su un peschereccio proveniente dalla Tunisia. Le “bionde” destinate alle piazze di rivendita abusiva delle maggiori città siciliane.

Il Comando regionale siciliano della Guardia di Finanza Sicilia ha portato a compimento uno dei maggiori sequestri di sigarette di contrabbando degli ultimi tempi.

In cooperazione col Comando operativo aeronavale di Pratica di Mare (presso Roma) è stato possibile intercettare un peschereccio che trasportava 610 casse di sigarette di contrabbando, per un quantitativo complessivo di oltre sei tonnellate di “merce”, in particolare sigarette marca Royal, Time e Oris.

L’imbarcazione, con a bordo un equipaggio formato da cinque cittadini tunisini tutti arrestati, è stata bloccata nelle acque del Canale di Sicilia.

Il battello, un motopesca di circa 15 metri, è stato intercettato da un guardacoste della Sezione operativa navale di Mazara del Vallo intorno all’una e mezza del 1º maggio a sei miglia dalla costa italiana mentre effettuava un’ordinaria attività di pattugliamento a largo del Trapanese.

I contrabbandieri hanno tentato una disperata fuga in mare bruciando, per altro, una parte del loro carico illecito, tuttavia per loro è stato inutile.

Si tratta di un carico enorme destinato ai venditori abusivi al dettaglio di buona parte della Sicilia, principalmente nelle zone popolari delle città, piazze di smercio che ormai da tempo ospitano i banchetti con le sigarette.

Le indagini delle Fiamme gialle ora puntano a risalire ai livelli superiori dell’organizzazione responsabile del traffico illecito, poiché nei casi di operazioni di tale portata si presume il coinvolgimento di strutture criminali di elevato spessore.

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