PAKISTAN, elezioni. 128 milioni di aventi diritto si sono recati alle urne in un clima di estrema violenza

Un clima di violenza ha caratterizzato le elezioni parlamentari e provinciali in Pakistan, ancora prima della chiusura dei seggi in numerose località sono state denunciate irregolarità nelle operazioni di voto e condizionamenti agli elettori recatisi ai seggi. 128 milioni di cittadini pakistani si sono recati ai seggi per scegliere i loro rappresentanti tra i cinquemila candidati, dei quali soltanto poco più di trecento sono donne. Non è chiaro quando verranno resi noti i risultati delle elezioni, che comuqneu dovrebbero venire pubblicati entro due settimane da oggi.

Due gli attentati compiuti ai danni degli uffici di alcuni candidati nella provincia del Baluchistan, dove sono morte almeno 28 persone nelle azioni terroristiche rivendicate da Islamic State. Oltre cinquanta le azioni terroristiche compiute nell’intero paese, numerosi i morti e i feriti.

Le autorità di Islamabad hanno imposto la disattivazione delle reti di telefonia mobile e internet per «motivi di sicurezza», che viene tuttavia considerata da molti come una misura tesa a ostacolare l’ampio afflusso alle urne, una partecipazione al voto che potrebbe avvantaggiare il Pakistan Tehreek-e-Insaf (PTI), il partito dell’ex primo ministro Imran Khan, ex campione nazionale di cricket estromesso dal potere da due anni, ma che in ogni caso gode ancora di una vasta popolarità malgrado sia attualmente detenuto in carcere a causa di una serie di condanne a numerosi anni di reclusione, comminate per i reati di corruzione, tradimento e per il suo matrimonio, giudicato dalla corte «non islamico» e «illegale».

Secondo le previsioni, il Pakistan Muslim League Nawaz (Pml-N) del già tre volte premier Nawaz Sharif, sostenuto dall’establishment militare, dovrebbe risultare vincitore, seppure non sia certo che ottenga la maggioranza assoluta dei consensi. Per poter essere nominato di nuovo premier, Sharif potrebbe dunque dover ricorrere al sostegno del Partito popolare pakistano (PPP), guidato dalla potente dinastia della famiglia Bhutto, una delle ventidue importanti famiglie che storicamente detengono il potere economico e politico in Pakistan.

Condividi: