SOFT POWER, finanziamenti del Qatar negli Usa. Gli sforzi di Doha per la conquista delle menti in Occidente

Risale allo scorso 5 dicembre la pubblicazione dei risultati di un’inchiesta condotta da membri della Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti d’Amarica, che precedentemente si erano rivolti ai vertici delle amministrazioni di alcune prestigiose università americane allo scopo di riceverne informazioni in merito ai finanziamenti da queste ricevuti dal Qatar. Si tratterebbe di fondi, stimati in miliardi di dollari, fatti nel tempo confluire attraverso organizzazioni non governative e società commerciali dell’emirato del Golfo. Al riguardo si rinvengono delle importanti informazioni nei report elaborati in precedenza nell’ambito del progetto ISGAP Follow The Money, dal quale emerge come Doha sia la maggiore donatrice estera delle università americane. I citati membri della Camera dei Rappresentanti di Washington sottolineano inoltre come «l’ideologia islamista che informa il movimento dei Fratelli musulmani si intrecci con lo Stato del Qatar», che ha stretti legami la sezione palestinese di questo Movimento islamista radicale, cioè Hamas. «I finanziamenti provenienti da stati esteri come il Qatar – essi aggiungono – sta avendo un effetto diretto sull’incremento dell’antisemitismo e delle attività antidemocratiche negli Stati Uniti. Il Qatar fa ricorso a un fondo di guerra tra cinquecento miliardi e un trilione di dollari, finalizzato a influenzare le opinioni pubbliche dell’Occidente, anche attraverso le università statunitensi». Il rapporto ISGAP prende in esame le principali istituzioni del Qatar, gli investimenti da loro effettuate, il volume dei finanziamenti e le modalità di loro erogazione.

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