IRLANDA, accoltellamento fuori da una scuola. Una bambina di cinque anni è grave, ferita anche la loro maestra; esplode la protesta, gravi incidenti a Dublino

Le autorità mantengono il riserbo sull’identità del criminale che ha perpetrato l’atto sanguinario, nel timore di tumulti di natura etnica si tende a mantenere bassa la tensione accantonando la possibile pista terroristica islamista; il criminale, un uomo, è stato arrestato dopo che i passanti lo avevano bloccato. A seguito della diffusione della notizia che si trattasse di un algerino in piazza è esplosa la protesta, cavalcata però da gruppi di hooligans e di militanti di estrema destra: assediato quartiere abitato da immigrati e date alle fiamme auto della Garda (la polizia dell’Eire) e mezzi di trasporto pubblico. «Gli irlandesi sono attaccati da questa feccia» e «le vite degli irlandesi contano», questo gridava la gente

È accaduto nel primo pomeriggio di ieri nel centro di Dublino, quando nella Parnell Square, di fronte alla Gaelscoil Choláiste Mhuire un cinquantenne armato di coltello si è dapprima scagliato contro una giovane insegnante, poi ha colpito tre bambini ferendoli, scolari che la donna aveva tentato di difendere frapponendo il proprio corpo tra loro e l’aggressore. Una bambina di cinque anni versa in gravi condizioni all’ospedale. In precedenza, il criminale aveva tentato di uccidere altre persone incontrate sul suo cammino. L’uomo, che si è procurato delle lesioni, è stato poi bloccato a forza da alcuni passanti e quindi arrestato dalla Garda, la polizia dell’Eire.

LA CAUTELA DELLE AUTORITÀ IRLANDESI

Quest’ultima ha inizialmente ritenuto opportuno accantonare la pista terroristica islamista, pur non escludendola, «al pari di alcun altro movente possibile», non confermando neppure le ipotesi relative al raptus di uno squilibrato o l’aggressione motivata da deliri passionali. L’uomo, attualmente in stato di arresto e piantonato dalla polizia all’ospedale, è stato identificato, tuttavia, riguardo alle sue generalità, alle sue origini etniche e al sue eventuale credo religioso, per il momento le autorità irlandesi mantengono il più stretto riserbo, allo scopo di non alimentare la tensione che è già elevata, soprattutto nella capitale.

DISORDINI A DUBLINO

Infatti, a seguito dell’accaduto in serata a Dublino sono divampati disordini di piazza che hanno visto la partecipazione di nutriti gruppi di persone, tra le quali anche hooligans ed estremisti di destra, che si sono scontrati con la polizia. I manifestanti, che cavalcano un sentimento di insofferenza diffuso nella popolazione, sventolando il tricolore irlandese hanno raggiunto un quartiere della città nel quale risiedono gli immigrati. Diverse auto della Garda sono state date alle fiamme, così come alcuni mezzi pubblici di trasporto, mentre un negozio Foot Locker in O’Connell Street è stato saccheggiato. Le tensioni sono esplose dopo che per ore sui social sono circolate indiscrezioni relative alla nazionalità dell’aggressore, indicato come algerino e anche noto già in precedenza alla polizia irlandese.

STATO DI ALLERTA NELLA CAPITALE

Nella zona della capitale le autorità hanno dichiarato un’allerta da «incidente grave» e hanno provveduto a chiudere al traffico le strade circostanti per il tempo necessario all’espletamento delle indagini. Esse hanno inoltre reso noto che «il sospetto verrà interrogato non appena possibile», limitando i contorni dell’accaduto a «un fatto di sangue isolato» e puntualizzando come al momento non risultino altre persone ricercate. Il grave fatto di sangue di ieri pomeriggio ha suscitato una forte emozione in Irlanda, paese nel quale l’angoscia e la collera sono diffuse. Ovviamente, l’obiettivo del criminale che ha colpito in Parnell Square, dei bambini usciti da una scuola d’infanzia, non fa che accrescere il clima di risentimento e paura. Si tratta di un episodio di violenza insolito per l’Irlanda, ora si tratterà di appurare se dietro la mano sporca di sangue di quello squallido individuo si celi o meno una strategia di altre menti più raffinate che cercano lo scontro e la destabilizzazione.

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