A589 – MEDIO ORIENTE, CONFLITTO TRA ISRAELE E HAMAS NELLA STRISCIA DI GAZA: quali margini sono praticabili per addivenire a una soluzione di natura diplomatica della crisi in atto? Lo abbiamo chiesto a MARIO GIRO, autorevole esponente della Comunità di Sant’Egidio, già viceministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale e attualmente docente di Relazioni internazionali. Mentre prosegue l’offensiva israeliana nella striscia di Gaza, anche attraverso limitate operazioni terrestri, ieri più di trecento persone sono riuscite ad attraversare il valico di confine di Rafah e a lasciare il Territorio palestinese sotto attacco. Si tratta di paesi esteri o con doppia cittadinanza, oltreché di alcune decine di palestinesi gravemente feriti che riceveranno le cure in Egitto. L’accordo che ha consentito questa evacuazione è stato mediato dal Cairo, da Washington e da Doha. Il Qatar, a lungo grande finanziatore di Hamas, si trova oggi a svolgere un ruolo importante nel difficile abbozzo di trattativa tra il movimento islamista radicale al potere nella striscia e lo Stato ebraico. Allo scopo, nel piccolo e ricco emirato del Golfo che ospita una parte del vertice di Hamas si sono recati anche l’attuale e il precedente direttore del Mossad

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A589 – MEDIO ORIENTE, CONFLITTO TRA ISRAELE E HAMAS NELLA STRISCIA DI GAZA: quali margini sono praticabili per addivenire a una soluzione di natura diplomatica della crisi in atto?

Lo abbiamo chiesto a MARIO GIRO, autorevole esponente della Comunità di Sant’Egidio, già viceministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale e attualmente docente di Relazioni internazionali.

Mentre prosegue l’offensiva israeliana nella striscia di Gaza, anche attraverso limitate operazioni terrestri, ieri più di trecento persone sono riuscite ad attraversare il valico di confine di Rafah e a lasciare il Territorio palestinese sotto attacco. Si tratta di paesi esteri o con doppia cittadinanza, oltreché di alcune decine di palestinesi gravemente feriti che riceveranno le cure in Egitto.

L’accordo che ha consentito questa evacuazione è stato mediato dal Cairo, da Washington e da Doha. Il Qatar, a lungo grande finanziatore di Hamas, si trova oggi a svolgere un ruolo importante nel difficile abbozzo di trattativa tra il movimento islamista radicale al potere nella striscia e lo Stato ebraico. Allo scopo, nel piccolo e ricco emirato del Golfo che ospita una parte del vertice di Hamas si sono recati anche l’attuale e il precedente direttore del Mossad.