TECNOLOGIA, trasporto e spazi siderali. Le soluzioni hi-tech di LoJack al servizio della ricerca di nuovi pianeti

Dall'Italia agli Stati Uniti d’America la tecnologia CalAmp fornita da LoJack Italia ha permesso di monitorare la spedizione di componenti per lo strumento SHARK-VIS da installare a Large Binocular Telescope (LBT). Grazie ai dispositivi telematici e ai sensori, l’Istituto Nazionale di Astrofisica è stato in grado di impostare i parametri e le relative segnalazioni direttamente attraverso il portale web in tempo reale dei componenti spediti all'osservatorio situato in Arizona

Milano e Irvine, California, settembre 2023 – Nei prossimi giorni verrà completata l’installazione dell’innovativo strumento realizzato dall’Istituto nazionale di Astrofisica (INAF), cioè SHARK-VIS, un imager ad alto contrasto (una sorta di super macchina fotografica in grado di immortalare stelle, galassie e oggetti del sistema solare), made in Italy, che, assieme al “gemello” SHARK-NIR, trasformerà il grande telescopio binoculare posizionato in cima al monte Graham in Arizona (LBT, il “Large Binocular Telescope”) in una formidabile macchina per individuare, osservare e studiare pianeti al di fuori del sistema solare.

IMAGER AD ALTO CONTRASTO

A consentire e garantire il delicato trasporto dell’innovativa strumentazione in sicurezza dall’Osservatorio astronomico di Roma, situato a Monte Porzio Catone, dove la strumentazione è stata progettata e realizzata, fino in Arizona, è stata la tecnologia fornita da LoJack® Italia, Gruppo CalAmp® (NASDAQ: CAMP), società leader nelle soluzioni telematiche per la mobilità e nel recupero dei veicoli rubati. Le delicatissime componenti ottiche, realizzate nel centro laziale e da montare sul telescopio binoculare, sono state inserite in due casse: la prima di circa 2×1.3×1.4 metri e 634 chilogrammi di peso, la seconda di circa 1.4×0.8×1.5 metri e 280 chilogrammi di peso, equipaggiate con ammortizzanti interni in polietilene espanso e una sigillatura con sacco in accoppiato barriera.

I DISPOSITIVI PER IL MONITORAGGIO

All’interno delle casse sono stati attentamente posizionati anche i dispositivi LoJack che hanno consentito di monitorare passo dopo passo tutte le fasi della spedizione, permettendo di intervenire tempestivamente anche in occasione di anomalie. La scelta di LoJack da parte di Estran, azienda specializzata nella fornitura di servizi per il tracciamento digitale delle attività di logistica e movimentazione merci, e della società di trasporti internazionali 1877 Stein, che ha curato la spedizione, è avvenuta in quanto unico partner telematico in grado di garantire un tracciamento totale in real-time delle due casse oltre oceano e verificare da un portale web in ogni momento: l’esatta posizione delle casse, gli eventuali urti, le oscillazioni, gli scossoni subiti dall’imballo, l’eventuale esposizione alla luce del suo contenuto, il cambio di temperatura, il rilevamento dell’umidità nello spazio contenente le componenti ottiche. Tutti parametri da tenere sotto attenta osservazione per evitare il danneggiamento dei delicati componenti.

ALLA RICERCA DI NUOVI ESOPIANETI

La tecnologia fornita da LoJack ha consentito ai responsabili del progetto di INAF, dopo adeguata formazione, di poter verificare autonomamente a più riprese l’integrità dell’imballo e seguire in real-time la spedizione, impostando da remoto i parametri per la ricezione di alert e segnalazioni di ogni anomalia rilevata dai sensori e di pianificare al meglio anche gli step successivi. Inoltre, grazie alla possibilità di monitorare in maniera completa la spedizione mediante i sensori telematici, INAF è stata in grado di gestire efficacemente il proprio accordo con la compagnia assicurativa identificando accuratamente i soggetti responsabili delle anomalie in ogni fase della catena di fornitura. Dopo la consegna degli strumenti avvenuta a giugno 2023, in questi giorni SHARK-VIS (strumentazione unica, dal valore economico di circa 1.400.000 euro) sarà montato sul telescopio per poi consentire, a partire da ottobre, di dare il via alla ricerca di nuovi esopianeti (pianeti in orbita attorno ad altre stelle), focalizzandosi sulla ricerca di quelli molto giovani, in fase di formazione, con meno di dieci milioni di anni di vita.

SOLUZIONI LOJACK

«Siamo orgogliosi di aver contribuito, attraverso la nostra tecnologia, a un nuovo successo della ricerca scientifica italiana, un’occasione eccezionale per mettere alla prova le nostre soluzioni in grado di affrontare le nuove sfide legate alla visibilità della Supply Chain e alla protezione totale delle merci trasportate – ha dichiarato Maurizio Iperti, presidente di LoJack EMEA -, poiché le nostre soluzioni sono progettate per fornire in qualsiasi momento un controllo completo sull’intera catena di distribuzione, segnalando notifiche in caso di condizioni ambientali critiche riguardanti temperatura, umidità, luce, urti o movimento o in relazione ad altri parametri come la posizione, la distanza dal punto di origine». LoJack, Gruppo CalAmp, si situa tra i pionieri della telematica che guida la trasformazione in un’economia globale connessa. Con oltre quarant’anni di esperienza nel recupero dei veicoli rubati, si è specializzata nell’offerta di soluzioni telematiche e servizi innovativi applicati al settore Automotive per offrire soluzioni end-to-end e modulabili sulle esigenze di Case auto, concessionari, flotte, noleggiatori, assicurazioni e driver. Oggi può contare in 700.000 clienti in Europa. LoJack si avvale della tecnologia telematica e dei servizi software di CalAmp per creare un nuovo livello di innovazione per i partner del settore Automotive, del mercato assicurativo, delle società di noleggio, e dei loro clienti finali attraverso soluzioni innovative facilmente fruibili. Per maggiori informazioni, visita lojack.it oppure LinkedIn, Twitter, Instagram, Top Recovery, YouTube, LoJack Blog.

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