PERÙ, Alain Garcia. Morto l’ex presidente, si è sparato alla testa durante il suo arresto

Garcia stava per essere arrestato dalla per la sua relazione con l'impresa brasiliana Odebrecht, coinvolta nel processo noto come ''Lava jato''

Lima. L’ex presidente peruviano Alan Garcia è deceduto dopo essersi sparato un colpo di pistola nel corso di un’operazione di polizia per arrestarlo nel suo domicilio. Il leader del partito Alleanza Popolare Rivoluzionaria Americana ed ex presidente della repubblica, era stato ricoverato in condizioni critiche in un ospedale di Lima ma non è sopravvissuto.

L’ex capo dello stato, vedendo entrare gli agenti della polizia giudiziaria nella sua abitazione, si è chiuso dentro e ha usato una pistola per ferirsi. È stato poi trasferito nell’ospedale Casimiro Ulloa, nel quartiere di Miraflores, dove è stato ricoverato nell’area di shock traumatico. Il proiettile è entrato e uscito dal cranio, le sue condizioni sono apparse critiche fin da subito.

Garcia stava per essere arrestato dalla per la sua relazione con l’impresa brasiliana Odebrecht, coinvolta nel processo noto come ”Lava jato”. Gli agenti intendevano porre in esecuzione un ordine di arresto preventivo del pubblico ministero José Domingo Pérez, riguardante anche presunti contributi erogati dalla compagnia brasiliana alla campagna elettorale di Garcia del 2006. Per due volte presidente (nel 1985-1990 e nel 2006-2011), Garcia negli anni Novanta visse in esilio in Colombia. Nel 1995 il Parlamento peruviano revocò la sua immunità per le accuse di avere ricevuto mazzette dal consorzio italiano Tralima per la costruzione della metropolitana di superficie di Lima.

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