Come richiesto da Federpesca nell’ambito dei Tavoli di consultazione della pesca che hanno avuto luogo nei primi mesi di quest’anno, a seguito dello specifico quesito posto da Federpesca (associazione di categoria degli imprenditori del settore ittico), la Direzione Generale della Pesca del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste (MASAF) ha stabilito con circolare n. 0282711 del 31 maggio 2023, che le giornate di interruzione temporanea di cui alle misure tecniche (Art. 6 comma 5 del Decreto fermo pesca 2023) possono essere computate fino a un massimo di dieci giornate ai fini del rispetto delle giornate aggiuntive di cui all’art. 2 dello stesso Decreto.
FERMO PESCA IN ADRIATICO
«Alla luce delle difficoltà economiche in cui versano le imprese di pesca italiane – dichiara al riguardo la direttrice di Federpesca, Francesca Biondo –, con particolare riferimento alla flotta adriatica dell’areale compreso tra Trieste e Brindisi, che tanti sacrifici ha fatto in questi anni in termini di riduzione dello sforzo di pesca, e nuovamente colpita anche dagli eventi atmosferici delle ultime settimane, abbiamo ritenuto necessario avanzare questa richiesta al fine di calmierare l’aumento delle giornate aggiuntive previste per il 2023, che ha messo in ginocchio le imprese italiane».