ARTE, cultura ed eventi. Cortona: in attesa dei 500 anni di Luca Signorelli

Un'occasione senza precedenti per ammirare opere restaurate e prestiti internazionali. Una mostra diffusa con affascinanti itinerari nel territorio tosco umbro

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Ormai tra poco meno di un mese avrà inizio la grande mostra allestita a Palazzo Casali di Cortona (presso Arezzo e non distante da Città di Castello e da Sansepolcro), che dal 23 giugno all’8 ottobre prossimi celebrerà i cinquecento anni dalla morte di Luca Signorelli. Protagonista del Rinascimento, nato e spirato nella cittadina toscana alla quale fu sempre legato, fu una personalità cruciale per lo sviluppo dell’arte italiana, avendo egli aperto la strada ai grandi maestri del tempo, quali Raffaello e Michelangelo.

COLORISMO E TEATRALI NARRAZIONI

Come sottolinea Tom Henry, che della mostra è il curatore e tra i massimi studiosi dell’artista cortonese, un aspetto fondamentale dell’opera di Signorelli fu «la forza del suo colorismo e delle sue teatrali narrazioni». L’importante evento viene promosso dal Comune di Cortona e dal MAEC (Museo dell’Accademia etrusca e della Città di Cortona), che a Palazzo Casali ha la sua sede, inoltre esso avrà luogo sotto l’egida del Comitato nazionale per le celebrazioni, grazie all’organizzazione di Villaggio Globale International. Il Ministero della Cultura e quello del Turismo hanno concesso i loro patrocini, mentre essenziali al buon fine dell’iniziativa sono valsi i contributi apportati dall’Accademia Etrusca, dalla Regione Toscana e dalla Camera di Commercio di Arezzo-Siena. Numerose, altresì, le collaborazioni offerte da Istituzioni territoriali e soggetti privati, spesso in sinergia tra loro.

UN GRANDE ARTISTA DEL SUO TEMPO

La mostra di Cortona, riunendo dopo settant’anni nella città del celebrato artista una trentina di opere pittoriche provenienti da prestigiosi musei italiani ed esteri (inclusi importanti prestiti da collezioni private) costituirà l’occasione per consacrare definitivamente Luca Signorelli tra i grandi artisti del tempo, questo anche alla luce degli studi condotti negli ultimi anni, annoverando il cortonese tra i punti di forza del patrimonio culturale italiano e toscano in particolare. La mostra si integra con gli Itinerari di Signorelli (sia in città in particolare al Museo Diocesano e nella chiesa di San Niccolò, che nelle località toscane e umbre custodi di importanti testimonianze del Maestro) voluti e promossi dagli organizzatori come momento fondamentale di completamento dell’esposizione, tramite accordi conclusi con Comuni e le Istituzioni. Una rete importante che darà vita a un percorso di valorizzazione territoriale che vedrà al suo centro Cortona, qualcosa destinato a durare nel tempo grazie a una guida specifica che affiancherà il catalogo della mostra (entrambi editi da Skira), mappe, agevolazioni e altri ausili.

CORTONA LA CENTRO DELLA VALORIZZAZIONE TERRITORIALE

In particolare da segnalare la collaborazione con l’Anci Toscana, che ha sostenuto l’idea del Comune di Cortona di dar vita a un “tavolo” tra tutti i comuni della regione che conservano opere di Signorelli – destinato a proseguire anche oltre la mostra – per sviluppare accordi, relazioni e sinergie promozionali nel nome e nel segno del grande artista. un evento straordinario, dunque. Occasione per ammirare riuniti nello stesso splendido luogo dipinti importanti e delicatissimi, selezionati in base all’altissimo livello qualitativo e in quanto rappresentativi di ogni decennio di attività dell’artista, a cominciare dalle primissime opere, realizzate ancora sotto l’influenza e il magistero di Piero della Francesca. Dalle Gallerie degli Uffizi di Firenze al Museo Nazionale Capodimonte di Napoli, dalla Fondation Jacquemart-André di Parigi alla National Gallery di Londra, dal Museo dell’Opera del Duomo di Orvieto o ancora dalla National Gallery of Irland di Dublino all’High Museum of Art di Atlanta sono numerosi i prestiti di opere d’arte, allo scopo di permettere una visione completa del percorso pittorico del Maestro cortonese.

UNA VISIONE COMPLETA DEL PERCORSO PITTORICO DEL MAESTRO

Molte anche le novità scientifiche che verranno evidenziate dall’esposizione, come la ricomposizione per quanto ancora possibile della straordinaria Pala di Matelica, realizzata nel 1504-1505 per la chiesa di Sant’Agostino e smembrata e dispersa nel mondo a metà del XVIII secolo, o la presenza di due preziosi pannelli con la Nascita e Il miracolo di San Nicola (1508 – 1510 c.), che tornano per la prima volta in Italia dagli Stati Uniti d’America (Atlanta); ancora  il ricongiungimento, mai riuscito in epoca moderna, della tavola centrale del polittico della chiesa di Santa Lucia a Montepulciano raffigurante la Madonna e il Bambino in trono, con la relativa predella composta da tre pannelli, in prestito dagli Uffizi.  Tuttavia, un capitolo di assoluto primato è costituito anche dai restauri e dagli interventi di pulitura attivati in vista della mostra su sette opere delle trenta in esposizione, che daranno modo di vedere per la prima volta alcuni capolavori signorelliani nello splendore dei colori ritrovati.

LE OPERE RESTAURATE IN ESPOSIZIONE

Tra i principali restauri vanno segnalati soprattutto quello sul tondo del Musée Jacquemart-André di Parigi Madonna col Bambino, San Giovanni Battista e un pastore (?) del 1491 – 1494 ca. , opera di assoluta forza espressiva, il restauro del dipinto da collezione privata inglese (parte della Pala Matelica) raffigurante quattro figure in piedi, eccezionale per la qualità emersa con i personaggi dipinti con smalti traslucidi rossi e verdi sull’oro e soprattutto l’atteso restauro del tondo conservato al MAEC di Cortona Madonna col Bambino e i santi Michele, Vincenzo, Margherita di Cortona e Marco, che unisce simboli religiosi e laici nel nome della città. Una straordinaria restituzione, laddove sono tornati visibili dettagli, come quelli sull’armatura di San Michele, capaci di rendere immediata la sapienza pittorica di Signorelli. Ciascuno di questi interventi è consistito nella rimozione di vernici sporche e di ridipinture al fine di rendere la visione delle opere quasi come fossero appena uscite dalla bottega del Signorelli.

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