«Basta rattoppi e romanelle», questo hanno sostenuto ieri nella Sala della Protomoteca in Campidoglio gli amministratori di Roma Capitale, sindaco Gualtieri in testa, nel corso della presentazione ufficiale del “Piano strade” varato al fine di recuperare il gap che affligge da sempre la città.
800 CHILOMETRI NELLA CAPITALE E 200 NELLA CITTÀ METROPOLITANA
Previsti stanziamenti complessivi pari a 500 milioni di euro a copertura delle spese per interventi di diversa natura, sia relativi al rifacimento in profondità del manto stradale e del selciato degli 800 chilometri della viabilità principale della Capitale, che alla riqualificazione delle sue pertinenze o, nei casi non esistessero, alla loro realizzazione. Si tratta, ad esempio, della segnaletica orizzontale e di quella verticale, degli interventi sul verde per migliorare la visibilità, delle barriere, degli impianti di illuminazione nelle gallerie non funzionanti, delle opere d’arte e di altro ancora. Oltre a tutto questo vengono previsti ulteriori interventi da parte dell’Anas su 200 chilometri di strade nel territorio della Città Metropolitana. Si tratta di opere che, ove necessario, verranno effettuate «in profondità».
IL «PIANO SAMPIETRINI»
Per quanto concerne invece il selciato, il “Piano sampietrini” viene finanziato con 30 milioni di euro, stanziamento che consentirà l’intervento sulle pavimentazioni storiche e presso le chiese giubilari nelle zone considerate strategiche nell’ottica dell’afflusso turistico. In questi casi si procederà dunque alle conversioni, a seconda delle evenienze, da asfalto a sampietrini o, viceversa, da sampietrini ad asfalto. Di questo complesso e articolato piano di riqualificazione una prima tranche di interventi è già stata portata a termine dal 2021 sulle consolari Casilina, Portuense, Salaria e Tuscolana, 15 chilometri di strade per una spesa di 5 milioni di euro.
PUNTI DI FORZA DEL PIANO STRADE GUALTIERI
Ad avviso della Giunta Gualtieri il Piano strade 2023-2026 rinviene alcuni suoi punti di forza nelle sinergie, nell’integrazione di più canali finanziari e del ricorso a modalità innovative nella sua attuazione pratica. Nel primo caso si fa riferimento allo strumento della convenzione, con Anas, Rfi (Rete ferroviaria italiana), Astral e numerose altre piccole e medie imprese; nel secondo caso si fa riferimento al ricorso ai fondi del bilancio comunale di Roma Capitale (stanziamenti per investimenti e non, fondi per la manutenzione ordinaria, eccetera); nel terzo caso, ad esempio, al lavoro svolto in orari notturni e ad altre diverse opportunità. Va rilevato come la programmazione e la sostenibilità di questo vasto programma venga garantita anche grazie ai fondi giubilari.
4 ACCORDI QUADRO PER 4 QUADRANTI DELLA CITTÀ
Buona parte delle opere si prevede che vengano realizzate entro il 2024, cioè prima del Giubileo, le rimanenti invece entro il 2026, mentre per completare la riqualificazione dei 7.000 chilometri della viabilità secondaria di Roma si renderanno necessari tempi maggiori, che supereranno la fine naturale dell’attuale consiliatura. L’indefettibile continuità manutentiva in un’ottica strutturale rinviene nello strumento dell’accordo quadro il suo perno fondamentale, poiché – si afferma -, un sistematico ricorso a esso nella manutenzione stradale renderà più semplice l’approccio ai vari interventi. Allo scopo l’intero territorio oggetto della riqualificazione (cioè il Comune di Roma e la Città Metropolitana) è stato suddiviso i 4 quadranti, ai quali corrispondono 4 diversi accordi quadro, con una conseguente corrispondenza di impianti e logistica in corrispondenza del luogo dove sono aperti i cantieri.
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Tutti i particolari e le cifre nella registrazione audio integrale dell’evento di presentazione ufficiale che ha avuto luogo ieri in Campidoglio nella Sala della Protomoteca (insidertrend.it A534)