I celeberrimi concerti per violino solista e orchestra d’archi, affidati alla violinista Sonig Tchakerian, accompagnata dall’Orchestra Regionale Filarmonia Veneta saranno presentati insieme alle tre “mezze stagioni” composte e interpretate dal sassofonista jazz Pietro Tonolo per la serata inaugurale del Festival delle Settimane Musicali al Teatro Olimpico domenica 21 maggio alle 20:45.
SEASONS AND MID-SEASONS
Il concerto è intitolato Seasons and Mid-Seasons e si apre con l’evocativo e sacro Inno di Nerses Shnorhali, teologo, poeta e scrittore armeno del XII secolo. Il canto di Shnorhali, firma armena del programma di Sonig Tchakerian, rappresenta la preziosa e singolare occasione di ascoltare, nell’anno in cui ricorrono gli ottocentocinquant’anni dalla morte dell’autore, un brano di rara esecuzione, un invito al silenzio, alla meditazione, al suono e all’ascolto. Le quattro stagioni appartengono all’op. VIII di Antonio Vivaldi, intitolata Il cimento dell’armonia e dell’invenzione e pubblicata ad Amsterdam nel 1727. Come noto i concerti rappresentano un esempio di “musica a programma” sia per i titoli che recano, sia per i sonetti (composti probabilmente dallo stesso Vivaldi) che affiancano la partitura musicale e illustrano in maniera piuttosto dettagliata il procedere della composizione musicale. Le Mezze Stagioni di Pietro Tonolo sono invece tre nuovi intermezzi, “commenti in musica” delle composizioni vivaldiane, all’insegna di percorsi musicali poco battuti, tra classica e jazz.
UN LINGUAGGIO CONTAMINATO
Del resto, tutto il concerto inaugurale si basa su di un «linguaggio contaminato», cioè l’interpolazione fra Le quattro stagioni vivaldiane e i brani che Tonolo ha creato per realizzare un controcanto al loro interno, suddividendole e in certo modo disegnando una inedita Stagione in più, di carattere essenzialmente meditabondo e introspettivo. Le Settimane Musicali al Teatro Olimpico si avvalgono della collaborazione di enti istituzionali quali l’Assessorato alla Cultura del Comune di Vicenza, la Regione del Veneto e il Ministero della Cultura. Anche quest’anno le Settimane Musicali confermano la plurale vocazione del Festival e le molteplici collaborazioni con realtà istituzionali e associative. Proficue collaborazioni a livello artistico sono in atto con il Conservatorio Arrigo Pedrollo di Vicenza per il Premio Brunelli e il Mu.Vi e con l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, con un concerto nell’ambito del Progetto Giovani, dedicato a rotazione al miglior allievo dei corsi di perfezionamento di canto barocco, violino, violoncello e pianoforte e con il brano commissionato dal Festival nell’ambito della classe di composizione e in prima esecuzione al Premio Brunelli.
PIETRO TONOLO
Piero Tonolo ha iniziato a suonare jazz professionalmente nel 1979, abbandonando una già intrapresa attività come violinista classico. In quel periodo si trasferisce a Milano dove collabora con alcuni tra i migliori jazzisti italiani, fra cui Enrico Rava, Franco D’Andrea, Luigi Bonafede, Gianni Cazzola, Larry Nocella, Massimo Urbani. Nell’estate del 1982 è nella “Gil Evans Orchestra” a fianco di musicisti quali Steve Lacy, Lew Soloff, Ray Anderson; con questa suona nel 1984-85 allo “Sweet Basil” di New York e nel 1987 a Umbria Jazz. Ha collaborato con Kenny Clarke, Roswell Rudd, Sal Nistico, Chet Baker (con cui ha suonato a New York nel 1985) Lee Konitz, John Surman, George Lewis, Barry Altschul, Aldo Romano, Kenny Wheeler, Dave Holland, Tony Oxley, Eliot Zigmund, Steve Swallow, Miroslav Vitous, Giovanni Tommaso, Henri Texier (con cui ha suonato in Francia, Italia, Messico, Cuba, Egitto, Siria). Dal 2000 al 2005 ha fatto parte della Electric Bebop Band del batterista Paul Motian. Collabora stabilmente con Joe Chambers (fa parte anche del suo Mboom Percussion) Gil Goldstein, Jordi Rossy. Ha collaborato con vari musicisti e gruppi attivi nella musica classica e contemporanea (Ex Novo Ensemble, Sentieri Selvaggi, Laboratorio Nuova Musica, con Sonig Tchakerian, Giovanni Sollima, Mario Brunello), con l’Orchestra di Padova e del Veneto, Virtuosi Italiani, Camerata Musicale di Prato e fa parte del quartetto di sassofoni Arundo Donax. La sua discografia vanta un centinaio di titoli, di cui una ventina a proprio nome.
SONIG TCHAKERIAN
Violinista di origine armena, la Tchakerian vive la propria infanzia nella città siriana di Aleppo, dove inizia a suonare il violino con il padre, appassionato musicista. In Italia studia con grandi maestri diversissimi tra loro come Guglielmo, Accardo, Gulli e Milstein. Vincitrice di premi internazionali al Paganini di Genova, all’ARD di Monaco di Baviera e al Gui di Firenze, ha suonato con la Royal Philharmonic di Londra, la Bayerischer Rundfunk di Monaco, la Verdi di Milano, I Pomeriggi Musicali, San Carlo di Napoli, Arena di Verona, Solisti Veneti, Orchestra di Padova e del Veneto, con direttori quali Bellugi, Gatti, Janigro, Oren, Rustoni, Scimone, Tchakarov. La discografia comprende i Concerti di Mozart (Universal Classics & Jazz), le Sonate e Partite per violino solo di Bach (Decca), le Sonate 0p. 23, 24 e 47 di Beethoven (Deutsche Grammophon Beethoven Collection), i Capricci op. 1 di Paganini (Arts), il Concerto di Barber e la Serenata di Bernstein (Amadeus), Seasons and Mid Seasons di Vivaldi (Decca), i Concerti di Haydn (Arts), il Concerto n. 5 di Vieuxtemps e il Rondo capriccioso di Saint-Saens (Audiophile Sound), l’integrale per violino e pianoforte di Ravel (AS Disc), l’integrale dei trii di Beethoven, Schumann e Schubert. Alle Settimane Musicali al Teatro Olimpico di Vicenza, festival di cui è direttore artistico dal 2019, crea esperienze intense e coraggiose con musica classica, danza, elettronica, jazz, poesia, prosa, testi sacri, prime esecuzioni, incontri alla riscoperta delle origini armene. Hanno scritto per lei Ambrosini, Bacalov, Boccadoro, Campogrande, Dall’Ongaro, Mansurian, Mosca, Perocco, Sollima. È docente di violino ai corsi di Alta Formazione dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma.
ORCHESTRA REGIONALE FILARMONIA VENETA
Nata nel 1980 con il nome di Orchestra Filarmonia Veneta, è stata per anni la protagonista delle stagioni concertistiche e liriche del Teatro Comunale di Treviso, del Teatro Sociale di Rovigo, di Operafestival di Bassano del Grappa e strumento principale della Bottega diretta dal maestro Peter Maag. Nel 1999 si è costituita in associazione autonoma, cambiando nome in ORV (Orchestra Regionale Filarmonia Veneta). Oltre a proseguire la sua attività presso i principali teatri italiani, ha partecipato a numerosi festival ed è stata presente nei cartelloni di prestigiose istituzioni musicali internazionali. Ha inciso un CD Live di Gospel Contemporaneo distribuito in Italia e negli Stati Uniti con Nate Brown & One Voices. È stata protagonista del Verdi Festival durante il Beijing Music Festival 2013, la principale rassegna musicale dell’Asia, nell’ Auditorium della Città Proibita di Pechino in Cina. Dal 2014 a oggi l’ORV ha accompagnato Il Volo in numerose date dei loro Tour, compreso il Concerto di Natale al Senato, trasmesso in diretta su Rai 1 e in mondovisione alla presenza dell’allora Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e delle più alte cariche dello Stato e quest’anno nello spettacolo Il Volo: tributo a Ennio Morricone trasmesso in diretta Rai dall’Arena di Verona. Nel 2015 è stata diretta dal compositore di fama mondiale, Premio Oscar e vincitore di un Grammy, Tan Dun, in occasione dell’inaugurazione del padiglione cinese della Biennale d’Arte di Venezia. Nel 2016 ha preso parte alle riprese della serie televisiva americana: Mozart in the Jungle, prodotta da Amazon Studios e vincitrice di due Golden Globes. I musicisti hanno affiancato attori e protagonisti d’eccezione, quali: Monica Bellucci, Christian De Sica e Placido Domingo. Nello stesso anno ha accompagnato il grande tenore Andrea Bocelli, sotto la direzione del maestro Marcello Rota, nel concerto in Piazza degli Scacchi a Marostica. Da oltre dieci anni omaggia il maestro Ennio Morricone in un tributo alle sue più celebri colonne sonore, impreziosite da suggestive proiezioni. Un concerto di musica e immagini che ha visto la presenza di importanti artisti tra i quali: Alessandro Alessandroni, indimenticabile «fischio» western in tante colonne sonore, Mauro Maur, storico trombettista di Morricone e il fisarmonicista e bandoneonista Mario Stefano Pietrodarchi, brillante interprete dalla raffinata musicalità. Dal 2020 è la protagonista del Festival I Concerti della Rinascita – I luoghi della Bellezza, un viaggio alla riscoperta della musica lirica che, a chiusura della seconda edizione, l’ha vista esibirsi alla Basilica di San Marco al Campidoglio per celebrare i 1.600 anni di Fondazione di Venezia nel Concerto Venice in Rome.