L’appuntamento si è svolto presso STEP FuturAbility District a Milano, uno spazio di connessione con il futuro, tecnologico, divulgativo ed esperienziale, che nasce per comprendere meglio la rivoluzione digitale in atto. Un luogo pensato, come ha ben illustrato Cristina Paciello, Head of Step, per discutere ed approfondire tutti i temi legati al mondo tecnologico e per misurare la propria “empatia” nei confronti della tecnologia, all’insegna della visione di Adriano Olivetti incentrata sul claim «Tu sei futuro». Lo sfondo ipertecnologico e digitale ha fatto da scenario al tema centrale focalizzato su un aspetto che è e sarà sempre più prevalente in futuro: la sostenibilità. Sono nati così tre workshop, i “Percorsi di Futuro Sostenibile”, che hanno analizzato la tematica sotto i profili dell’estetica, dei materiali e della comunicazione, creando un’agenda ricca di riflessioni e spunti per le aziende associate intervenute.
WORKSHOP A CONTENUTI IPERTECNOLOGICI
Paolo Ferrarini, titolare del corso di Fashion and Industrial Design presso l’Università di Bologna e insegnante all’Accademia Costume & Moda di Roma e Milano, ha approfondito la sostenibilità dal punto di vista dell’estetica. Si è discusso così sul peso che hanno parole come «green», spesso inflazionata e vista come concetto applicabile a tutto. La sostenibilità è piuttosto un progetto e l’estetica dovrebbe esserne parte integrante nonché punto focale. Tre i principali percorsi estetici verso la sostenibilità che sono stati individuati: il Naturale Iper-naturale, in cui il la natura diventa arte; il Tecnologico Magico, che guarda al futuro attraverso l’intelligenza artificiale e le tecnologie sensoriali; l’Essenziale Dinamico, il cui focus si incentra sulla sobrietà e sull’essenzialità dei consumi, anche nell’attività sportiva.
TRE PRINCIPALI AREE DI RICERCA
Daniela Amandolese, docente del Politecnico di Milano, dello IAAD, dello IUAV e ricercatore presso Materially, ha posto l’accento sui materiali. Sperimentando nel suo campo diversi metodi e processi (Materials Driven Design, Design Thinking e Future Thinking) per incrementare il trasferimento di conoscenze dal mondo accademico all’industria e costruire nuovi scenari strategici, ha presentato anche alcuni tra i “materiali del futuro”. Tra questi sono tre le principali aree di ricerca e sperimentazione: reuse/use long (materiali creati da scarti della lavorazione del riso, della lana, del caffè, oppure prodotti utilizzando oggetti dismessi come vestiti e arredo per esterni), bio-based (materiali che provengono da risorse rinnovabili, che si rigenerano naturalmente e non consumano risorse fossili non rinnovabili) e low impact (materiali che hanno un basso impatto energetico).
LA DIMENSIONE CONTEMPORANEA DELLA SOSTENIBILITÀ
Valentina Ventrelli, figura storica di Future Concept Lab di cui ha diretto per oltre venti anni la divisione moda e design e oggi titolare di StudiOvale, specializzata in generazione e metodologia delle tendenze e analisi estetiche contemporanee con finalità strategiche, ha invece approfondito la comunicazione della sostenibilità. È emersa l’importanza di raccontare i fatti, ciò che si fa realmente. Le intenzioni, infatti, non sono più sufficienti. Raccontare progetti concreti e trasparenti, seppur di piccola portata, rappresenta la direzione da percorrere. Il lavoro, le persone, il benessere, il pianeta rappresentano alcuni dei contesti essenziali su cui gravita la dimensione contemporanea della sostenibilità. Solo attraverso azioni concrete ci si può orientare verso una riduzione degli sprechi e degli impatti che possa portare davvero valore. Un valore da comunicare attraverso una narrazione della sostenibilità trasparente, autentica e credibile.
SVELATA LA PROPRIA «FUTURABILITY»
A completare l’esperienza il percorso experienceSTEP, che attraverso l’app digitale dedicata ha consentito ai presenti di interagire in tempo reale ed esplorare attivamente installazioni, spazi immersivi e pareti multimediali. Alla fine, a tutti è stata svelata la propria “FuturAbility”, ovvero il grado di interesse e di propensione al futuro combinato con le competenze digitali. «Siamo molto felici di aver vissuto oggi insieme una Giornata della Creatività davvero interattiva e innovativa. Abbiamo legato alla tematica digitale, che la location incarna perfettamente, il tema che più di ogni altro, insieme alla tecnologia, segnerà il futuro: la sostenibilità. È da sempre un argomento fondamentale per il settore dell’occhialeria e ancora una volta vogliamo ribadirlo ed essere a fianco alle aziende associate in questo percorso», queste le parole del presidente di ANFAO Giovanni Vitaloni.