Il videoclip del brano di punta, “Famouz” (in anteprima su insidertrend.it), quello che anche per lui riveste un grande significato sul piano umano, è stato proiettato “a sorpresa” prima della mezzanotte della data ufficiale di diffusione, nel corso della kermesse organizzata al Knock Street Bar del quartiere Tiburtino a Roma. Senza dubbio una serata underground, con la sala avvolgente ma non invadente, illuminata da tubi al neon colorati tra di loro intersecati, un richiamo oltremodo evidente alla iconica rappresentazione grafica della rete delle linee della metropolitana londinese.
IL CONTRASTO TRA BLACK & WHITE E COLORATA POP ART
Però dominava il bianco la sera di giovedì scorso nell’abito di scena di ByLovva, al secolo Gianmarco Principe, eclettico cantautore romano che ha iniziato il suo viaggio musicale partendo dal bancone di un karaoke bar. Eclettico poiché i suoi orizzonti sono vasti e spaziano attraverso ma oltre la musica. Infatti, egli è anche un creativo, si cimenta con successo con il fashion (sua è una nuova linea di variopinte t-shirt, al limite del psichedelico), mantenendo altresì le proprie capacità di barman. Il contrasto tra bianco e nero (con tutti i suoi personalissimi e intimi richiami possibili) e il colore più vivace dai tessuti si impregna nelle note e nelle parole delle sue canzoni, come in “Troubles in my head”, brano di punta del suo più recente percorso narrativo, appunto “Itanglish” (secondo EP dopo l’esordio con “Love Journey”), che viene accompagnato dalla focus track “Famouz” ed è disponibile dal 5 maggio per Indieffusione.
ITANGLISH
Un brano cantato nelle lingue inglese e italiana, orecchiabile e mai urlato, anzi, declinato con efficace gentilezza di suoni e parole, con l’effetto di coinvolgere il pubblico che lo ascolta. Le influenze musicali di ByLovva sono molteplici, seppure alla fine prevalga in lui la predisposizione per il Pop e l’R&B. Infatti, la Pop Art è l’altra grande passione dell’artista, amante dei colori eccentrici e delle contraddizioni di quel mondo espressivo innovativo che, sonoricamente, per lui rappresenta la coincidenza con un universo più melodico in grado di trasmettere il messaggio in maniera fruibile e diretta.
IL PERCORSO NARRATIVO DI BYLOVVA
Tra i suoi artisti preferiti si rinvengono The Weeknd la forza dei testi e del mood introspettivo, Drake e Kanye West la genialità, James Arthur, John Legend, Sam Smith il timbro perfetto e appassionato. Il suo nome d’arte, ByLovva, nasce al momento in cui si rende conto come nei suoi testi non sia sempre percepibile una struttura consona alla musica, quanto invece alla poesia e alle lettere, laddove in chiusura si ritrova sempre una firma. La sua è «By Love», quindi «di Amore», ma per italianizzarla ha fatto ricorso a una spiritosa gergalità, miscelando (non va dimenticato che è pur sempre un bar tender) il termine «ti lovvo», rendendolo maggiormente consono alle sue origini e a quel messaggio che trapela in tutte le sue canzoni: l’amore e tutte le sue sfaccettature, che egli pone al centro di tutto.
AMORE E CARPE DIEM
Il percorso narrativo di Itanglish si sviluppa attraverso i dubbi sul futuro, che costituiscono filo conduttore della storia. Un percorso che condurrà l’artista alla sua personale completa realizzazione in “Famouz”, attraverso il quale riesce a comprendere come tutto vada vissuto con calma, amando sempre e scendendo nella profondità del momento. La tracklist di Itanglish:
Troubles in my head
Passion Road
Famouz
Niente Rimane