Ella aprirà agli spettatori le porte del tempo e dello spazio e racconterà le storie vissute, anche quelle personali e sentimentali. Quando lo fa appare invecchiata, svanita, solitaria e a tratti vaneggiante, ma in passato era una donna affascinante. Virginia farà luce sulla macchinazione ordita dal conte di Cavour che, attraverso la seduzione di Napoleone III, portò la Francia al fianco del Regno sabaudo, primo passo di quello che sarebbe stato il processo di unificazione italiana.
UNA DONNA MODERNA E RISOLUTA
È lei a donare gioie e seduzione, una donna oltremodo indipendente per i suoi tempi, colta e con lo sguardo al futuro e, in fondo, anche un personaggio scomodo. Una donna immortalata in centinaia di scatti dal fotografo parigino Pierson che ha precorso l’era dell’immagine e della comunicazione. Ma, poi il triste destino: raggiunti i quarant’anni, sentendosi vecchia e inutile decide di emarginarsi dalla società, nutrendo verso di essa un forte rancore poiché ritenuta ingrata nei suoi confronti ed espatrierà.
IL TRISTE CREPUSCOLO
Sarà per lei l’inizio del tramonto. Umberto I di Savoia sovrano del Regno d’Italia al momento della morte della contessa ordinò all’ambasciatore italiano di presenziare alle esequie, ma di non riportare la salma in Italia. Chiaro segnale del disagio dei Savoia verso una figura che, una volta usata, andava destinata all’oblio. Ma di quali segrete verità era davvero depositaria Virginia?
INFO
V come Virginia: la contessa di Castiglione:
scritto e diretto da Luca Gaeta,;
con Patrizia Bellucci;
musiche di Fabio Lombardi;
Teatro Belli: piazza di Sant’Apollonia in Trastevere 11/A Roma;
spettacolo in cartellone fino a domenica 7 maggio 2023;
orario delle rappresentazioni: sabato 6 maggio alle ore 19:00, domenica 7 maggio alle ore 17:30;
info: 065894875,