Desenzano del Garda (BS), 12 aprile 2023 – Il Grana Padano DOP ha quasi mille anni di storia, tuttavia non li dimostra. Permangono intatte le precipue caratteristiche nutrizionali del prodotto a denominazione d’origine protetta più consumato nel mondo, in grado di soddisfare ogni esigenza o bisogno alimentare di questo tempo,
NUOVE GENERAZIONI DI ALLEVATORI E CASARI
A produrlo, quotidianamente, ci sono anche centinaia di giovani, che mantenendone le peculiarità, migliorano al contempo i processi di lavorazione. Anche quest’anno è stato chiesto ad alcuni di loro di raccontarsi sul web, dunque, sui canali digital, sito e social del Consorzio Tutela Grana Padano ha preso avvio la seconda edizione di Giovani della Filiera, viaggio alla scoperta delle nuove generazioni di allevatori, casari, esperti e imprenditori della filiera di Grana Padano DOP, che vede numerose figure professionali impegnate. Un anno fa ad affrontare con entusiasmo e successo questa esperienza di comunicazione furono Serena, Manuel, Paolo, Giovanni e Federico. Oggi a loro si uniscono Filippo (casaro), Paolo e Anna (allevatori dalla provincia di Cremona, insieme a Giorgio, impegnato anche lui nella trasformazione, Luca e Matteo, entrambi imprenditori zootecnici, invece tutti vicentini).
RACCONTI DELLA ZOOTECNIA
Nei loro racconti non saranno soli, infatti ad accompagnarli nel video, come nella vita, sarà di volta in volta una persona loro vicina: una madre, un padre, un fratello col quale condividere la passione per il lavoro e la responsabilità del ruolo, una moglie, un amico, un collega nell’impegno quotidiano fra tradizione e innovazione. «Ogni video si chiuderà ribadendo il concetto che ispira l’iniziativa e anima la filiera – commenta Renato Zaghini, presidente del Consorzio Tutela Grana Padano –, generazioni diverse ma stessa passione: quasi mille anni di storia che si rinnovano ogni giorno. Diamo così il segnale di una continuità verso un futuro di crescita, è lo spirito che ispirò i monaci di Chiaravalle quando crearono la prima forma e oggi si diffonde nell’era digitale».