Spunti e riflessioni utili all’attrazione di investimenti, questo in sostanza il contenuto delle brevi ma concise relazioni svolte nel corso dei numerosi interventi in occasione dell’Advocacy Report 2023 di AmCham Italy, che ha avuto luogo ieri pomeriggio presso il Tempio di Adriano in Piazza di pietra, sede della Camera di Commercio di Roma. Una consolidata e profonda relazione, quella transatlantica, cementata dalla condivisione di valori e interessi comuni, posta in evidenza fin dall’inizio da Simone Crolla, consigliere delegato dell’American Chamber of Commerce in Italy. Egli ha esordito tracciando un quadro degli scopi e degli attuali desiderata dell’organizzazione della quale fa parte, attrarre investimenti anche attraverso il sostegno delle Istituzioni e della politica.
INVESTIMENTI E INTERSCAMBIO COMMERCIALE
Indefettibile prolusione, quindi, quella concernente l’interscambio commerciale tra l’Italia e gli Stati Uniti d’America, dati successivamente evidenziati nel dettaglio nel corso dell’intervento di saluto del presidente della Camera di Commercio di Roma, Lorenzo Tagliavanti, che si è soffermato in particolare sul peso rivestito in questo senso dalle attività poste in essere sul territorio della Capitale (che, va ricordato è una città metropolitana), ricorrendo alle due indicative voci del turismo e dell’industria aerospaziale e della Difesa. A seguire, il commento di Luca Arnaboldi (Managing Partner Carnelutti Law Firm e vicepresidente vicario dell’American Chamber of Commerce in Italy), ad avviso del quale la mission di Amcham è quella di accompagnare le imprese statunitensi, con il loro portato di know how, in Italia, secondo i parametri della sostenibilità, e fare la stessa cosa con quelle italiane che investono in America, a maggior ragione di fronte all’attuale quadro generale di riposizionamento geopolitico.
GLI INTERESSI COMUNI DI WASHINGTON E ROMA
Dal canto suo, Shawn P. Crowley ha inteso sottolineare i legami di lunga data intercorrenti tra i due Paesi, con il loro patrimonio di valori democratici e interessi di natura economica e commerciale. Egli ha elencato i reciproci investimenti (diretti e indiretti) e il volume degli scambi commerciali anche alla luce degli effetti negativi cagionati dal conflitto in corso in Ucraina. Partendo da questo presupposto, il diplomatico statunitense ha affrontato il difficile tema della costituzione di catene di approvvigionamento tra paesi amici, elogiando gli sforzi profusi dall’Italia (ad esempio il golden power) per ridurre la dipendenza da fornitori non sicuri, concludendo come Amcham è in grado oggi di intervenire in una fase di resilienza e sviluppo al fine di creare opportunità di crescita e occupazione.
DISTINGUERE I «PARTNER» DAGLI «ALLEATI»
Il ministro Urso, reduce per altro da un recente viaggio a Houston, dove ha avuto modo di occuparsi di spazio, ha rimarcato come in questa nuova fase di globalizzazione si renda necessario tenere bene presente la «distinzione tra partner e alleati», al fine di attribuire loro la ponderata dose di fiducia nell’ambito delle attività economiche. L’autorevole esponente dell’esecutivo attualmente in carica, riprendendo il tema del Piano nazionale di resilienza e ripresa, ha poi ricordato l’introduzione della nuova normativa in materia di procedimenti autorizzativi, che consente l’avocazione da parte del dicastero del quale è a capo di quelli che non risultano compiuti in tempi congrui daalle altre amministrazioni pubbliche.
ALLA RICERCA DELL’AUTONOMIA STRATEGICA
Ai fini degli investimenti egli si è quindi riferito all’individuazione di aree di interesse strategico nazionale e di settori a elevato contenuto tecnologico sui quali indirizzare l’erogazione di 400 milioni di euro di finanziamenti. Obiettivo, sempre secondo il ministro delle Imprese e del Made in Italy, è il conseguimento dell’autonomia strategica attraverso la realizzazione di filiere strategiche che rendano appunto autonome l’Europa e l’Occidente più in generale. A titolo di esempio Urso ha citato alcuni settori di fondamentale importanza, quali l’energia, l’high tech, la farmaceutica e l’agroalimentare, «poiché – ha dunque concluso -, l’autonomia strategica preluderebbe anche alla riapertura del dossier relativo all’area di libero scambio euro-atlantica, con lo sguardo rivolto al Mediterraneo, all’Africa e al medio Oriente».
SETTORI CHIAVE: HIGH TECH E AEROSPAZIO
High tech e aerospazio sono stati argomenti di competenza di Angela Natale, presidente di Boeing Italia nonché vicepresidente dell’American Chamber of Commerce in Italy. «Dopo questi ultimi anni orribili aerospazio e Difesa costituiscono un baluardo per la crescita e sono settori nei quali l’Italia è forte», ha ella affermato, citando il fortunato esempio di collaborazione transatlantica con gli Usa che ha portato alla realizzazione dell’elicottero NH-139, macchina di successo rivelatasi competitiva sui mercati internazionali frutto della cooperazione nei campi della ricerca e dell’industria tra l’italiana Leonardo Spa e la Boeing.
ADVOCACY REPORT 2023
Principale obiettivo dell’advocacy di American Chamber of Commerce in Italy (AmCham Italy) è il miglioramento del business & investment climate italiano, incrementando l’attrattività nei confronti degli investimenti esteri. Si tratta dei fini comuni che legano le attività dei vari comitati, che si occupano di tematiche diverse. Grazie alla vasta mole di documenti elaborati e degli eventi organizzati in questi ultimi anni, AmCham Italy ha ottenuto l’attenzione da parte dei decisori politici e della business community. Essa intende consolidare la propria posizione di voce principale degli investitori americani in Italia, rappresentando sia quelli già presenti nel Paese che quelli che vi guardano con interesse. Oltre alle priorità definite dai suoi comitati, AmCham Italy ha una propria agenda di tematiche e policy sulla base delle quali edificare la propria attività e le iniziative nel corso di ogni anno.