ARTE, eventi. Roma, Pop Art a San Basilio: fine settimana creativo con Roberta Modena

Rivolgere il proprio sguardo in direzione della vastità della natura, osservandola e osservandola sempre, poiché è lì che risiede il vero segreto dell’innovazione e del design. Infatti, la natura è fonte vera della creatività, modello delle nuove tendenze

a cura di Rosario Sprovieri – L’architetto Andrea Nonni, titolare di “Localiarreda” intende rivolgere il proprio sguardo in direzione della vastità della natura, «osservandola e osservandola sempre – egli afferma -, poiché è lì che risiede il vero segreto dell’innovazione e del design. Infatti, la natura è fonte vera della creatività, modello delle nuove tendenze».

POP ART A SAN BASILIO

L’evento che ha organizzato e che ha avuto luogo sabato scorso sulla terrazza dei suoi home-laboratory ha visto la presenza di numerosi ospiti. Si è trattato di un’iniziativa speciale, allo stesso tempo palcoscenico, galleria e cenacolo culturale. Questo al centro di uno dei quartieri della Capitale forse maggiormente complessi sotto molti punti di vista, San Basilio. La notte incombe, le terrazze s’illuminano, prende vita una serata speciale, con le scenografie fantastiche allestiste con nuove opere d’arte inspirate quasi totalmente alla pop art. La selezione di esse è opera dell’art manager Michele Crocitto, mentre guest star è stata la talentuosa pittrice Roberta Modena, che ha presentato la sua ultima creazione: “Roman soup”, oltre ad altre opere di grandi dimensioni, creazioni di assoluta e singolare bellezza.

ROMAN SOUP

Ella domina. È assolutamente padrona dello spazio pittorico. Per tecnica e visione d’arte è lecito annoverarla a quel filone tutto italiano di artisti geniali che hanno colto il segno della pop art elaborandola. Come Valerio Adami,  Mimmo Rotella, Mario Ceroli, Tano Festa, Giosetta Fioroni, Cesare Tacchi, Mario Schifano,  Emilio Tadini Manzoni, Pino Pascali e dello stesso greco-italiano Jannis Kounellis, che attinge e ripropone dalla mitologia del quotidiano. Roberta Modena riesce a fare assurgere a opera d’arte. Pone in risalto oggetti di uso comune: dai semplici barattoli di concentrato di pomodoro alla rielaborazione di figure iconiche appartenenti alla memoria collettiva. Le sue sono immagini ripetute e poi mescolate, sovrapposte, colorate e decolorate. Nuove rappresentazioni di volti di personaggi famosi; poi dettagli e, ancora stampe e giornali chirurgicamente sezionati, che l’artista ricolloca, riproduce, sovrappone e poi replica sezionando l’intero spazio dell’opera con costanza quasi geometrica.

PARTECIPAZIONE DI ILLUSTRI PERSONAGGI

Presente anche il fotografo Giuliano Grittini, giunto a Roma in compagnia di numerose sue opere dedicate alla compianta poetessa Alda Merini. Assieme a lui abbiamo potuto assistere alla realizzazione in diretta di apposite serigrafie, stampate in loco grazie alla maestria e all’amore per la materia da Linda Grittini; figlia d’arte sì, ma donna dotata di grandi capacità, di ottima conoscenza delle tecniche di stampa, dei processi di realizzazione e di uso delle serigrafie d’autore. A completare l’evento le pitture dell’artista cosentino Adolfo Atmabodh Magnelli. Rinnovare, illuminare e rinfrescare la Pop Art, «allo scopo di ritrovare linfa vitale fra le cromie della pittura dell’NTF», così ci ha spiegato il giovane Leonardo Capula, vero esperto della materia. «Nuovo e sorprendente è e sarà l’apporto tecnologico, che può espandere la luce dell’opera d’arte, per ritrovare serenità, per innovare l’ambient house con la distensione psicologica innanzi alle ingegnose applicazioni luminose, quando il quadro s’accende di luce e i colori prendono vita».

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