VINI, viticoltura e partecipazione. Puglia, Brindisino: Adotta un filare alla Tenute lu Spada

Decine di adesioni in pochi giorni sul tracciato dell’Appia antica nel Brindisino

L’iniziativa “Adotta un filare”, lanciata due mesi or sono dall’azienda agricola Tenute lu Spada di Brindisi sta ottenendo ottimi risultati.  A seguito della definizione delle relative procedure, nel giro di poche settimane sono state raccolte numerose decine di richieste d’adozione, a conferma  della voglia delle persone di rafforzare il proprio rapporto con il territorio e la sua storia. Al riguardo, Brindisi di vigne e vini ne ha di storie da raccontare.

STORIE DI VIGNE E VINI

Nei giorni scorsi ha avuto luogo la consegna dei primi certificati di adozione, altri ne verranno consegnati nelle prossime settimane. L’iniziativa ha preso vita nell’ambito dei vigneti di Tenute Lu Spada, nell’area del Cillarese, appena fuori dal centro urbano della città pugliese, lungo la vecchia strada comunale 14 per Mesagne che gli storici locali considerano essere l’antico tracciato dell’Appia antica, consolare che univa Roma al porto di Brindisi, sito candidato a divenire patrimonio dell’Unesco. Le richieste di adesione non sono arrivate soltanto dalla Puglia, infatti numerose persone, qualcuno anche dall’America, hanno manifestato interesse alle modalità di coltivazione di una vigna e come si arriva a produrre il vino. Afferma Carmine Dipietrangelo, che dell’azienda vitivinicola è il fondatore e l’amministratore: «Il nostro vino nasce da un processo che parte dalla vigna, continua con la vendemmia, l’affinamento e termina con l’imbottigliamento. Tutto seguendo in ogni passaggio rigorose pratiche biologiche che ci consentono di ricevere la certificazione per produzioni, che facendo a meno di qualsiasi trattamento di natura chimica tendono a salvaguardare i terreni e il benessere dei consumatori».

BIOLOGICO FIN DA PRIMA DI CRISTO

«L’adozione è un modo per far vivere la nostra attività vitivinicola in prima persona – prosegue Dipietrangelo -, essa farà entrare nei nostri vigneti rendendo protagonisti di una esperienza unica che si tramanda a Brindisi da prima della nascita di Cristo. Fatta di manualità, passione, esperienza e pazienza. Si potranno assaggiare le uve direttamente dalla pianta imparando e scoprendo tutto ciò che ruota intorno alla produzione del vino: dal vigneto alla cantina. Si potranno degustare i vini che si è contribuito a far nascere seguendo passo dopo passo la vigna, le lavorazioni ed infine il momento più ricco di significato e di emozioni: la vendemmia». In pochi anni Tenute Lu Spada ha reso produttivi venti ettari di terreni da sempre vocati alla viticoltura, però abbandonati da tempo. Vigneti che oggi si sviluppano sui due lati di una strada comunale percorribile che è luogo di transito di ciclisti, corridori e camminatori. Dipietrangelo ha ristrutturato un’antica masseria trasformandola in un’accogliente sala degustazione, punto vendita e sede dei propri uffici, alla quale si è aggiunta poi la cantina dove vengono trasformate e vinificate le uve prodotte. «I nostri vigneti hanno ridato vita ai terreni circostanti l’oasi faunistica del lago del Cillarese».

VECCHI VIGNETI AD ALBERELLO E IMPIANTI A CORDONE SPERONATO

Tra i vecchi vigneti ad alberello e i nuovi impianti a cordone speronato prevalgono i vitigni autoctoni del Salento, capaci di dare vini dall’identità inconfondibile e di far progredire l’idea di agricoltura e di vitivinicoltura che ispira la gente del luogo. Si producono uve biologiche di Negroamaro, Susumaniello, Malvasia nera di Brindisi, Primitivo, di Minutolo e Vermentino, con le quali si fanno vini rossi, rosati e bianchi. Si è scelto sin dal principio di questa felice avventura di praticare un’agricoltura e una vitivinicoltura biologica allo scopo di ricercare il migliore equilibrio tra terra, piante e ambiente, al fine di pervenire a un sistema che fa di questa tradizionale bevanda un potente strumento di riscatto culturale delle campagne, che vede altresì i vignaioli custodi del territorio, del paesaggio, della biodiversità, tutto nello sforzo di promozione della crescita sociale e culturale delle campagne.

MASADA E IL PHILONIANUM GIUNTO IN GIUDEA DA BRINDISI

Il progetto prevede la possibilità di adottare uno o più filari assegnandogli il proprio nome o quello di un’altra persona, ovvero anche quello di una società. Un’idea che può esplicarsi nelle forme, ad esempio, di un dono per ogni occasione.  La quota di adozione è pari a 300 euro l’anno per un filare a spalliera, 350 per un filare di alberello di sessant’anni col quale viene prodotto Masada. Masada, Negroamaro Brindisi DOC, già: proprio così. la leggendaria città fortificata della Giudea che tutti conoscono per la resistenza all’assedio dei romani, fino all’estremo atto del suicidio collettivo piuttosto che alla resa. Al cui interno sono stati rinvenuti frammenti di anfore vinarie provenienti da Brindisi. Il vino che contenevano si chiamava Philonianum, oggi conosciuto nella sua essenza moderna come Susumaniello Brindisi DOC, prodotto biologico in purezza.

ADOTTA UN FILARE

L’adozione garantisce l’apposizione del nome del proprietario su una targa a inizio filare, una cassa da sei bottiglie del vino prodotto dalla varietà del filare prescelto e una selezione di sei bottiglie degli altri vini delle Tenute; inoltre, il 20% di sconto su tutti i prodotti per tutto l’anno di adozione del filare, la partecipazione alle fasi di lavorazione della vigna compresa la vendemmia, il reportage periodico a mezzo posta elettronica (e-mail), che pone l’adottante nelle condizioni di seguire ogni fase della storia del filare adottato e del vino prodotto, la consegna di un certificato di adozione con il proprio nome, l’accesso al vigneto in qualsiasi momento e la contestuale degustazione di due vini ogni qual volta; infine, l’iscrizione gratuita al  Wine club delle Tenute, atto che comporta sconti e la partecipazione a eventi dedicati.

info: https://tenuteluspada.it/adotta-un-filare/

info@tenuteluspada.it

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