«Ricordo mia nonna. Il rumore della sua macchina da cucire, le sue favole, gli abiti che faceva e quei quattro vestiti lasciati interrotti, mai finiti: “qua se fanno più funerali che matrimoni, ormai”. E forse, ora, è il momento di finirli questi vestiti, nonna…» Le mani di sarta sanno unire, cucire, legare; un filo e un ago fra le dita ti prendono le misure di pelle e cuore. nonna Maria ha preso le misure di pelle e cuore di tutto il paese, se ad Anagni volevi un vestito da sposa, dovevi andare da Maria.
LE MANI DI SARTA
E su quei vestiti da sposa ha cucito la sua storia personale con tutte le stoffe di vita che incontrava. Dalla finestra affianco alla sua macchina da cucire, le scorreva davanti una Valle del Sacco a cui tutti prendevano le misure e tutti disegnavano un vestito nuovo. Con l’Italia che dettava la moda e la Ciociaria che la seguiva, quella Ciociaria che oggi sembra una sposa abbandonata sull’altare: terra avvelenata con un fiume pieno di schiuma, terra che era proprietà, patrimonio ed eredità; terra che era ricordi e famiglia; terra croce e delizia; terra che era orologio e calendario; terra che veniva lavorata e insieme lavorava dentro. Perché? Perché c’è stato un cambio di identità profondo di questa terra che da madre in grado di dare la vita, nutrire, far crescere, prosperare è diventata suo malgrado figlicida, sterile, avvelenata, portatrice di morte. Una terra che ha anche un nome diverso ormai: sito di interesse nazionale (SIN), un bel nome per una terra che puzza.
UN BEL NOME PER UNA TERRA CHE PUZZA
Mani di Sarta è la personale ricerca di Andrea Di Palma di una nuova memoria di questa terra, di queste colline a sud di Roma, che si alzano lungo tutto un fiumiciattolo chiamato Sacco. Un dialogo intimo tra lui e la nonna Maria, su quanto successo in questa Valle del Sacco dagli anni Cinquanta fino a oggi, un dialogo tra i vivi e i morti, per ricostruire il volto di questo territorio e provare a rammendare quegli squarci profondi che l’hanno stravolta così intimamente. Mani di Sarta è anche il primo spettacolo teatrale che racconta un disastro ambientale, quello della Valle del Sacco, che fino ad oggi ha potuto contare su poca rilevanza mediatica, politica e d’opinione per una vicenda di enorme portata, interessando ben settanta chilometri e diciannove comuni diversi del centro Italia.
MANI DI SARTA
In scena dal 23 al 25 marzo 2023 presso Fortezza Est, in via Francesco Laparelli, 62 Roma (zona Tor Pignattara); orario spettacoli: dal giovedì, venerdì e sabato alle ore 20:30; biglietto unico: prezzo euro 12,00; biglietti online urly.it/3t41q;
info: www.fortezzaest.com
info e prenotazioni: prenotazionifortezzaest@gmail.com
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Fortezza Est s.r.l.s.
Via Francesco Laparelli, 62 – Roma