ENERGIA, politica e automotive. Il ministro Pichetto a Forum AutoMotive: «Sosteniamo decarbonizzazione, ma nel rispetto della neutralità tecnologica»

Ad avviso dell’esponente del governo di destra attualmente in carica «vanno affiancati idrogeno e biocarburanti all’elettrico»; egli ha inoltre ribadito la posizione riguardo agli eco-incentivi: «Vanno ripensati con l’obiettivo di eliminare dalla circolazione i veicoli euro da 0 a 2, puntando sulle flotte aziendali per la decarbonizzazione»

Milano, 20 marzo 2023 – Il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin è intervenuto questo pomeriggio alla “due giorni” di dibattiti promossi da ForumAutoMotive, il serbatoio di idee e centrale di dibattiti sui temi della mobilità, in programma fino a domani a Milano.

È SCONTRO CON L’UNIONE EUROPEA

Pichetto, intervistato dal promotore di ForumAutoMotive Pierluigi Bonora, si è confrontato con i rappresentanti della filiera della mobilità nel corso della tavola rotonda “Mobilità e futuro, è scontro con l’Unione europea”, rispondendo alle domande degli altri relatori sull’esigenza di avere una visione realistica dei cambiamenti in atto, privilegiando la neutralità tecnologica, le eccellenze industriali e l’indipendenza energetica. Nei suoi interventi il ministro, che è un esponente di vertice di Forza Italia in Piemonte, ha inteso evidenziare la convinzione maturata tra i componenti dell’esecutivo relativa all’elettrico, che «in futuro giocherà un ruolo significativo e sul quale l’Italia si trova oggi impegnata in questa sfida».

CONTRO IL DIVIETO DELLE IMMATRICOLAZIONI «GREEN»

Tuttavia, l’elettrico non può costituire l’unica alternativa ai carburanti di origine fossile, «per questo – ha egli aggiunto – abbiamo sostenuto a livello europeo che a noi non sta bene il divieto di immatricolazioni al 2035 di nuove vetture che non siano elettriche. Abbiamo chiesto di tenere conto anche di altre tecnologie, come l’idrogeno e i biocarburanti. Abbiamo un sistema produttivo, con diverse centinaia di migliaia di lavoratori complessivi, che deve essere accompagnato e un sistema distributivo che dovrà essere totalmente reimpostato. Bisogna andare al di là delle tifoserie pro e contro l’elettrico».

OGNUNO TUTELA I PROPRI INTERESSI

Ad avviso del ministro del Governo Meloni «l’Unione europea rappresenta un modello di consorzio in cui ognuno ragiona e porta avanti i propri interessi. Con la Germania stiamo portando avanti un confronto attivo, con l’obiettivo di affiancare alla tecnologia elettrica anche alternative come idrogeno e biocarburanti. Stupisce la retromarcia espressa da Frans Timmermans in alcune dichiarazioni pubbliche in Italia rispetto al futuro solo elettrico. Una valutazione sugli eco-incentivi, oggi in vigore, va fatta per renderli più efficaci; vanno costruiti su un disegno di mercato che punti alla de-carbonizzazione, togliendo dalla strada euro 0-1-2».

RIFORMA SULLA FISCALITÀ DELL’AUTO AZIENDALE

Pichetto Fratin ha quindi concluso auspicando una riforma sulla fiscalità dell’auto aziendale, che «va posta in agenda attraverso un dialogo con la filiera dell’auto e un allineamento a quello che avviene in Europa sul fronte della detraibilità dell’Iva delle flotte. Sono convinto che queste ultime possano dare un contributo significativo alla de-carbonizzazione. Il nostro paese è oggi meno dipendente dalla Russia sul fronte energetico, grazie a un’opera di diversificazione e a una graduale crescita delle energie rinnovabili. Entro il 2030 puntiamo a una produzione da rinnovabili pari a due terzi del nostro fabbisogno».

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