LIBANO, crisi. Il quadro economico e sociale caratterizzato dalle incertezze favorisce l’emigrazione all’estero

Mentre il Paese dei cedri si trova in uno stato di collasso economico e finanziario, il tasso di cambio del dollaro Usa sul mercato nero ha raggiunto le 100.000 lire libanesi, cioè il livello più alto registrato dall’ottobre del 2019, quando era invece pari a 1.507 lire. L’analisi di Ghada al-Tabbah, economista libanese interpellato da Elias Turk, dell’agenzia di stampa cattolica ACI Mena

a cura di Elias Turk, di ACI Mena (agenzia di stampa cattolica); Beirut, 17 marzo – ACI Mena ha interpellato Ghada al-Tabbah sulla situazione attuale nel Paese dei cedri e dei cristiani che vi sono presenti – https://www.acistampa.com/story/libano-continua-a-crollare-e-i-cristiani-abbandonano-le-loro-chiese-22048?utm_campaign=ACI%20Stampa&utm_medium=email&_hsmi=250655010&_hsenc=p2ANqtz–T7Y_ZjXM_aoJbhTRunnS6RnoK3HL4UDyOTrPywyk1wC4L-qQsDwTVuSDm3s2qZXfnrGfbkNYI8nr9Vu5NTLSLmR5Bnma_BEYef45cnwLY6-c7nqs&utm_content=250655010&utm_source=hs_email -; questi ha conseguito un dottorato di ricerca in Scienze economiche presso l’Università Sorbona-Parigi Nord, è consulente economico per conto di diverse organizzazioni internazionali e docente presso l’Università Saint Joseph e quella di Beirut.

INFLAZIONE E BANCHE IN CRISI

Al-Tabbah ha spiegato che la situazione economica e finanziaria generale è «la più pericolosa nella storia del paese e del mondo”, secondo un rapporto pubblicato dall’agenzia internazionale di rating del credito Fitch, che comprende 122 paesi. E ha ritenuto che l’economia nazionale avesse raggiunto una crescita zero nell’ultimo anno, alla luce della “caduta libera continua in tutti i settori». Nello stesso contesto, al-Tabbah ha sottolineato che «le banche continuano ad accumulare perdite, esercitano forti pressioni e si oppongono alla bozza del piano di risanamento finanziario approvato dal governo». Quest’ultimo è diminuito a livello nazionale dopo aver interrotto l’erogazione di nuovi prestiti e ridotto il Tetto di prelievo; al-Tabbah ritiene che la soluzione sia politica, a partire da riforme strutturali che ripristinino la fiducia nel settore finanziario e bancario. Per quanto riguarda le conseguenze della crisi, al-Tabbah ha indicato che l’inflazione dei prezzi ha portato a un deterioramento del potere d’acquisto dei cittadini, a una scarsa sicurezza alimentare e alla caduta di un gran numero di famiglie al di sotto della soglia di povertà, privandole di servizi sanitari, istruzione e trasporto.

DOLLARI USA

C’è poi la questione del permesso del ministero dell’economia a negozi e supermercati su tutto il territorio libanese di prezzare le merci in dollari Usa, al-Tabbah ha spiegato che il completo collasso che ha reso il Libano un’economia «di contanti» o «cash», ha spinto il ministero a prendere questa decisione senza che lo stato lo adotti ufficialmente. Tra i motivi della decisione del ministero, secondo Al-Tabbah, c’è il calo di fiducia nella moneta nazionale e la manipolazione dei margini di profitto da parte dei commercianti. Nello stesso contesto, abbiamo chiesto ad al-Tabbah dell’impatto della situazione attuale sulla situazione dei cristiani nel Paese che si regge su fragili equilibri confessionali, e ci ha risposto che «la crescita dei lavori temporanei a scapito della sicurezza del lavoro e le conseguenze della crisi hanno portato negli ultimi quattro anni a danni sanitari, morali e psicologici ai cittadini, compresi i cristiani. Per questo motivo molte famiglie si sono disgregate e il tasso di divorzi è aumentato».

FUGGIRE DAL LIBANO

In conclusione, al-Tabbah fa luce su un fenomeno sociale emerso a causa della crisi, e afferma che «l’immigrazione è ancora la prima porta per uscire da questo disagio, ma oggi il cittadino cristiano è arrivato al punto di cambiare religione e vendere le sue convinzioni a gruppi che sono penetrati nella sua società e gli forniscono un reddito mensile in valute estere. Ne ha un disperato bisogno e loro lo aiuta anche a viaggiare all’estero». Questa trasformazione ha cominciato a diffondersi in diverse regioni libanesi, dove i cristiani delle Chiese orientali si stanno convertendo ad altre denominazioni cristiane e gruppi eretici che forniscono aiuto.

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