CINEMA, Federico Fellini. Parma, Cinema è sogno: un ritratto fotografico a trent’anni dalla scomparsa

Dal 18 marzo al 2 luglio presso la Fondazione Magnani-Rocca di Mamiano di Traversetolo in esposizione le opere del fotografo di Sandro Becchetti

Nel trentennale della morte di Federico Fellini, avvenuta il 31 ottobre 1993 a Roma quando il regista romagnolo aveva settantatré anni, la mostra focus allestita dalla Fondazione Magnani-Rocca nella sontuosa Villa di Mamiano di Traversetolo (Parma), che sarà aperta al pubblico dal 18 marzo al 2 luglio 2023, omaggerà il maestro del cinema nella dimora che ebbe quale ospite Nino Rota, autore di numerose colonne sonore dei suoi film, 8½, Giulietta degli spiriti, Satyricon, Roma, Amarcord e Il Casanova.

L’EVENTO DI PARMA

L’esposizione a cura di Mauro Carrera e Stefano Roffi, dal titolo “Fellini, Cinema è sogno”, ripercorre la carriera di uno dei più grandi registi della storia del cinema, ideatore di film di fama internazionale, narratore originalissimo dell’Italia del suo tempo. Scritto in collaborazione con Ennio Flaiano, Lo Sceicco bianco inaugurò lo stile unico e personale di Fellini (una sorta di fantarealismo) che raccontava sogni e conquiste dell’Italia passando per film come I vitelloni, pellicola dedicata all’Italia dell’industria, che consacra il regista italiano nell’olimpo del cinema mondiale, confermato poi con La strada, del 1954, lucido ritratto dell’Italia postbellica, e con Le notti di Cabiria del 1957; dal Paese sognante de La Dolce Vita (1960) all’Italia moderna, trionfante e vivace di 8 ½ (1963), da quella lisergica e sperimentale di Giulietta degli spiriti (1965) fino a quella decadente, violenta e fragile di Amarcord (1973) forse l’apogeo dell’autobiografismo felliniano, della sua memoria favolosa e rivelatrice.

CICLI DI OPERE FELLINIANE

Con le opere successive (Il Casanova di Federico Fellini, 1976, Prova d’orchestra, 1979, La città delle donne, 1980, E la nave va, 1983, Ginger e Fred, 1986, Intervista, 1987) le allegorie del presente si fanno più angosciate e, in qualche modo, manierate, per poi chiudersi con La voce della Luna (1990), in cui Paolo Villaggio e Roberto Benigni si fanno portavoce di un messaggio di silenzio necessario per fronteggiare una contemporaneità sempre più arrogante, prologo della morte di Fellini. L’esposizione mette in mostra sontuosi costumi, appartenenti allo CSAC di Parma, realizzati per i film e indossati da celebri attori come Marcello Mastroianni e Donald Sutherland, le locandine dei film stessi, vere pietre miliari della storia del cinema e della grafica, oltre a sorprendenti disegni del regista e a rare fotografie d’epoca.

L’UNICO VERO REALISTA È IL VISIONARIO

Fellini ha attraversato la storia del cinema con tratti di magistrale leggerezza; grandissimo orchestratore di immagini, di visioni e di ritmi narrativi, si è rivelato maestro nel dare corpo alla passione di sogno che invade lo schermo cinematografico, dove i confini dell’immaginazione vanno a coincidere con quelli della realtà senza tuttavia essere condizionati da questa. Venne premiato con cinque premi Oscar: nel 1957 per La strada, nel 1958 per Le notti di Cabiria, nel 1964 per 8 ½, nel 1976 per Amarcord e nel 1993 con un Oscar alla carriera dalle mani di Sophia Loren. Parlare di lui restituisce la memoria di un’Italia piena di ambizioni e aspirazioni che oggi sembra essersi persa. Ma è anche parlare di «un certo senso della vita» che questo grande artista aveva intuito, convincendosi che l’unico vero realista è il visionario. C’è una scena del film Il tassinaro, recitata da un grande amico di Fellini, Alberto Sordi, nella quale il protagonista, colto dall’euforia di ospitare sul suo “Zara 87” il celebre regista, spiega bene la visione popolare di chi ha amato le pellicole del genio riminese: «Er vecchio che se perde nella nebbia. Che poi sarebbero tutti i suoi sogni…»

CATOLOGO E ORARI

Il catalogo, edito da Dario Cimorelli Editore, presenta saggi di Gianfranco Angelucci (sceneggiatore del film Intervista), Mauro Carrera, Eugenia Paulicelli, Stefano Roffi, oltre alla riproduzione a colori delle opere esposte.

Fellini. Cinema è sogno:

Fondazione Magnani-Rocca, via Fondazione Magnani-Rocca 4, Mamiano di Traversetolo (Parma). Dal 18 marzo al 2 luglio 2023. Aperto anche i giorni festivi. Orario: dal martedì al venerdì (continuato) dalle ore 10:00 alle ore 18:00 (la biglietteria chiude alle ore 17:00);  sabato, domenica e festivi (continuato) dalle ore 10:00 alle ore 19:00 (la biglietteria chiude alle ore 18:00). Aperto anche lunedì di pasqua, 25 aprile, 1 maggio e 2 giugno; il lunedì è chiuso (aperto tuttavia il lunedì di pasqua, lunedì 24 aprile in quanto ponte e lunedì 1 maggio in quanto festivo).

INFO E BIGLIETTI

Ingresso: euro 14, valido anche per le raccolte permanenti, il Parco romantico e la grande mostra dedicata a Felice Casorati; euro 12 per gruppi di almeno quindici persone; euro 5 per le scuole.

Informazioni e prenotazioni gruppi:

0521848327,

0521848148,

info@magnanirocca.it,

www.magnanirocca.it,

Il sabato alle ore 16:30 e la domenica e i giorni festivi alle ore 11:30, 16:00 e 17:00, visita alla mostra Casorati e alla mostra focus dedicata a Federico Fellini con guida specializzata; è possibile prenotare a mezzo posta elettronica all’indirizzo seguente: segreteria@magnanirocca.it, oppure presentandosi direttamente all’ingresso del museo fino a esaurimento posti; il prezzo del biglietto è di 19 euro (ingresso più guida).

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