IMPRESE, esportazioni. Ortofrutta, Fruit Logistica: gli imprenditori del settore chiedono aiuto

In occasione dell’apertura della tradizionale fiera, il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, interviene per spiegare, numeri alla mano, l’importanza del settore, che quest’anno tornerà in vetrina a Berlino dall’8 al 10 febbraio

A raccogliere le sue opinioni è stata Seles sviluppo commercio estero, che le ha pubblicate sulla sua newsletter online –https://www.seles.biz/news/il-meglio-dellortofrutta-a-berlino-il-made-in-italy-difende-i-primati-giansanti-comparto-da-tutelare/?utm_source=mailpoet&utm_medium=email&utm_campaign=pillole-di-export-seles_1 -, sottolineando come nella maggiore fiera internazionale dell’ortofrutta ci sia da difendere la posizione italiana.

LE DIFFICOLTÀ DELLE IMPRESE DEL SETTORE

«Negli ultimi dieci anni – afferma Giansanti – è stata costantemente il primo paese in Europa (studio di Confagricoltura e Fondazione Edison) per valore aggiunto del settore primario, salvo farsi superare di un soffio dalla Francia del 2021, restando comunque davanti a Spagna e Germania. L’Italia vanta nella produzione di ortaggi il primato per pomodoro, fresco e da trasformazione, finocchi, carciofi, melanzane; e, nella frutta, per kiwi, uva da tavola, albicocche, nocciole. Primati che però vanno tutelati, tanto più considerando che il settore ha raggiunto nel 2021 un valore della produzione di 14 miliardi su un totale di 56 della produzione agricola nazionale. Le imprese italiane devono fare i conti con l’incremento esponenziale dei costi di produzione, energetici in primis, con la difficoltà di approvvigionamento di alcune materie prime, l’aumento dei tassi di interesse e la crescita dell’inflazione che si è tradotta in un calo dei consumi».

INCENTIVI AL COMPARTO ORTOFRUTTA

Senza dimenticare, poi, l’anomalo andamento climatico, un complesso di fattori che determinano la riduzione dei margini delle imprese e una forte carenza di liquidità, aspetto che incide negativamente sugli investimenti e, nel peggiore dei casi, può condurre alla chiusura dell’attività produttiva. «L’ortofrutta – prosegue al riguardo il presidente di Confagricoltura – è uno dei comparti più rilevanti dell’agricoltura nazionale in termini di valore della produzione export e impiego di manodopera, esso necessita dunque di un incentivo concreto da parte delle istituzioni per migliorare il clima di fiducia delle imprese, incrementare la produttività e rilanciare la competitività. Abbiamo chiesto al ministro Lollobrigida interventi al fine di integrare le perdite e aiutare le imprese a compensare gli extra-costi di produzione, con misure che possano migliorare la liquidità delle imprese in modo che le nostre aziende ortofrutticole possano ripartire a investire e ad assumere manodopera».

INCONTRO A BERLINO

Nella serata del primo giorno della manifestazione nella capitale tedesca Confagricoltura ha organizzato un confronto tra Istituzioni e player internazionali presso l’Ambasciata d’Italia a Berlino, durante il quale si discuteranno le misure di sostegno necessarie al settore ortofrutticolo per affrontare le complessità dell’attuale contesto economico. Un appuntamento che si rinnova ogni anno dal 2013 in occasione della fiera, improntato alle relazioni tra il mondo della produzione italiano e quello della distribuzione tedesco. Dal 2020 ai partner storici dell’evento, Ambasciata e Fruitimprese, si sono aggiunti anche Ice Agenzia e la rappresentanza italiana di Messe Berlin.

PROTAGONISTI GLI OPERATORI DEL SETTORE

Ma i veri protagonisti della fiera saranno gli espositori. In un articolo all’interno della medesima pagina del “Corriere della sera” vengono riportate “Le storie”, cioè la voce degli imprenditori: Gerardo Diana (presidente del Consorzio Arancia rossa di Sicilia Igp), Nicola Cilento (dell’Op Coab con sede a Corigliano Calabro, specializzata nella produzione delle clementine di Calabria della Piana di Sibari), Rosario Rago (titolare della Rago Group, azienda agricola di Battipaglia specializzata nella produzione di insalate di I e IV gamma) e Bruno Francescon (imprenditore di Confagricoltura che nella provincia di Mantova produce meloni e angurie “perla nera” senza semi a media dimensione).

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