ARTE, pittura. Esposizioni, Roma: Tatsiana Naumčić e le sfumature dell’anima

La pittrice realista contemporanea originaria di Minsk che vive e lavora a Roma da anni, pone al centro dei suoi lavori i temi della libertà e del femminismo, esprimendo questi concetti attraverso immagini di frutti e fiori esotici in composizioni minimaliste. La mostra delle ventidue opere dell’allieva di Luciano Ventrone permarrà aperta al pubblico presso i Musei di San Salvatore in Lauro fino al 29 gennaio

“Tatsiana Naumčić. Sfumature della mia anima” è il titolo della mostra a cura di Marco Di Capua che verrà inaugurata mercoledì 14 dicembre alle ore 19:00 nei Musei di San Salvatore in Lauro a Roma. L’esposizione resterà aperta al pubblico fino al 29 gennaio 2023.

LIBERTÀ E FEMMINISMO

Pittrice realista contemporanea originaria della Bielorussia (è nata a Minsk nel 1980), la Naumčić oggi vive a Roma. I temi della libertà e del femminismo sono al centro delle sue opere, espressi principalmente attraverso frutti e fiori esotici in composizioni minimaliste. La sua capacità artistica e il suo talento si manifestarono sin dalla prima infanzia: dopo un passato da arredatrice di interni a Mosca, ambì di dipingere e vivere a Roma; nel 2015 riuscì a realizzare il suo sogno grazie all’incontro con Luciano Ventrone, divenendone l’ultima allieva; nel 2018 espose le sue opere assieme a quelle del suo maestro in occasione della mostra “Luciano Ventrone. Meraviglia ed estasi”, allestita nella chiesa monumentale di San Francesco a Gualdo Tadino.

L’ESPOSIZIONE ROMANA

La mostra a Roma è organizzata da Il Cigno GG Edizioni, che realizza anche il catalogo, in collaborazione con la Fondazione Luciano Ventrone, Miranda Gibilisco e il Centro Studi dell’opera di Umberto Mastroianni. «Che Tatsiana sia allieva non soltanto di Luciano Ventrone, ma anche della moglie, la fotografa Miranda Gibilisco, salta agli occhi – afferma Lorenzo Zichichi, presidente del Centro Studi opera di Umberto Mastroianni e de Il Cigno GG Edizioni -, è per certi versi una garanzia e il motivo per cui sia il Centro Studi dell’Opera di Umberto Mastroianni, sia la casa editrice Il Cigno hanno preso in esame le sue opere. Per altri però si assiste a un vero e proprio superamento (che non vuol dire intriso di un connotato migliorativo) dell’arte appresa. Basandosi su fotografie della Gibilisco, sia Ventrone sia Naumčić creano i propri quadri».

DIGNITÀ E LUCE POTENTE DEL DIPINTO

Il dipinto ha una dignità e una luce così potente che, seppure la fotografia sia il dato dal quale l’occhio vuole partire, la realizzazione su tela di quella visione crea un nuovo universo. Ventrone, giustamente, è rimasto ancorato a quelle della moglie. La Naumcic è andata oltre, ossia ha deciso di fare da sola le fotografie. Poi, un altro passo che li differenzia è la modalità con cui affrontano tematiche simili. Ventrone, soffermandosi sulle sue opere più note, dipinge nature morte e mari. «La Naumčić compone un suo disegno esistenziale che vuole trasmettere sulla tela – prosegue Zichichi – e in questo, il lato femminile dell’arte è almeno al cinquanta per cento in quella di Ventrone, in quanto tutto parte sì dalla maestria tecnica, ma anche da quella espressa dalla moglie nelle foto. È lei che compone le scene che lui dipinge. La Naumčić è al cento per cento donna, e appunto si vede in come affronta la pittura, volendola rendere interprete del suo sentire catapultato sulla tela dal pennello».

CADUCITÀ E TEMPO CHE APPASSISCE

I Musei di San Salvatore in Lauro, dopo aver accolto la fortunata mostra “Luciano Ventrone: La vittoria della pittura con de Conciliis, Guccione e Guttuso” nel febbraio scorso, ospiteranno ventidue opere dell’allieva del grande pittore, tutte in “olio su tecnica mista su tela di lino”. “Di sasso in sasso”, “Plexus”, “Evanescenza” e “Sinuosità” tra le opere del 2019 e del 2020 allestite, affianco alle più recenti  “Talisman”, “The fourth kind” e “Wisdom” del 2022. «Sono eccezionali le tele in cui protagonisti della caducità e del tempo che appassisce urlano la loro bellezza, in un ultimo soprassalto immortalato da una tecnica pittorica di maestosa maestria, diventando ancor più belli di quando erano nello splendore della loro potenza», sottolinea sempre Zichichi.

MOLTA ITALIA BAROCCA

«C’è molta Italia, barocca e fastosa, nei quadri di Tatsiana – evidenzia Marco Di Capua -, parecchia devozione alla vanitas seicentesca. L’arte italiana ha rappresentato per lei una vocazione e un destino, così come decisivo è stato l’incontro con Luciano Ventrone, suo maestro. Da quel grande, solitario pittore ha tratto la passione per certi soggetti, un perimetro della visuale apparentemente circoscritto ma in realtà più che sufficiente a dire tutto ciò che si desidera e si deve rappresentare, condensandolo in un quadro». Da Ventrone la Naumčić ha appreso soprattutto la tecnica, quella qualità dell’immagine che riesce a competere con la fotografia, superandola e abbandonandola nella modalità con cui si esprime tecnicamente. «La connessione profonda con il mondo di Ventrone – sottolinea ancora Di Capua – contribuisce comunque ad azionare, sotto i nostri occhi, quella dinamica importante che, sopravvivendo, chissà come, ai tempi della creatività di massa, così arbitrariamente individuale eppure così sistematicamente omologata, chiama in gioco fattori decisivi come una certa, complice continuità tra artista e artista, risonanze personali, connessioni segrete, ossessive variazioni su tema: quella trasmissione dei valori formali senza la quale l’arte non si costituirebbe né come storia né come linguaggio maturo, percepibile».

LE DIVERSE SFUMATURE NELLE OPERE

Di Capua delinea anche le «diverse sfumature», sia del maestro che dell’allieva: «A me sembra che, diversamente dall’assetto di visione ferma e stilisticamente quasi glaciale, imperturbabilmente concentrata su se stessa, di Ventrone, il radar che orienta Tatsiana Naumčić verso i suoi temi prediletti catturi segnali intensi, turbati da non so che malinconia, travolti ogni volta dalla cognizione che se tutto splende, tutto, anche, si disfa e muore. Perché ogni apparire della bellezza è effimero, non dura che pochi attimi, e questo è anche il significato stesso del suo manifestarsi. Guardo questi dipinti dove ogni elemento appare disancorato, fluttuante, quasi scorresse sulla superficie del quadro: flash, ghiaccio che si scioglie, corolle che crollano, il rigoglio e subito un senso di disfacimento, di perdita, di nostalgia. Mentre la luce trascina con sé la sua parte d’ombra, la bellezza già chiede di essere ricordata». «Con Paola Molinengo Costa, nipote di Mastroianni – conclude Zichichi -, siamo certi che accogliere le opere di Tatsiana Naumcic nelle sale della Galleria Mastroianni sia proprio ciò che il celebre scultore auspicava: intorno alle sue sculture esporre le opere di talentuosi artefici del rinnovarsi della pittura. Quella che, come le nature morte dipinte, non muore mai».

INFO E CONTATTI

Tatsiana Naumčić. Sfumature della mia anima, mostra a cura Marco Di Capua; organizzazione de Il Cigno GG Edizioni in collaborazione con la Fondazione Luciano Ventrone, Miranda Gibilisco e il Centro Studi dell’opera di Umberto Mastroianni; catalogo de Il Cigno GG Edizioni; inaugurazione mercoledì 14 dicembre 2022 presso la Galleria Umberto Mastroianni ai Musei di San Salvatore in Lauro, in piazza San Salvatore in Lauro 15 a Roma; date di apertura al pubblico: dal 15 dicembre 2022 al 29 Gennaio 2023; orari di apertura al pubblico: dal martedì al sabato dalle ore 10:30 alle ore 19:00 (ultimo ingresso alle ore 18:30); domenica e lunedì chiuso; ingresso gratuito; catalogo edito da Il Cigno GG Edizioni;

info: +39066865493; redazione@ilcigno.org

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