GIUSTIZIA, criminalità organizzata e suo contrasto. Gratteri: «L’antimafia non va solo enunciata, ma praticata quotidianamente»

Pnrr, pandemia e conflitti: la criminalità organizzata approfitta di tutti gli spazi che a essa si rendono percorribili; ma, come contrastarla davvero con efficacia? È possibile ridurre l’incidenza di questo deleterio e mortifero fenomeno sotto quella che, un tempo, in dottirina e giurisprudenza si definiva «soglia fisiologica»? A questi fondamentali quesiti ha fornito una sua risposta Nicola Gratteri, Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Catanzaro, un magistrato calabrese da molti anni impegnato sul fronte dell’antimafia, impegnato in particolare nelle inchieste giudiziarie sulla ‘ndrangheta. Gratteri, intervistato da Nuovo Giornale Nazionale TV, l’emittente web diretta da Giuseppe Castellini, affronta il tema nel suo complesso, non tralasciando i momenti di amarezza che sovente lo affligono, assieme ai suoi collaboratori

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«Registro una stanchezza nel parlare di mafia – esordisce il Procuratore della Repubblica – nessuno ne vuole parlare se non nel corso delle ricorrenze ufficiali. Ma di mafia e antimafia non soltanto bisogna parlarne, poiché l’antimafia va praticata ogni giorno attraverso il comportamento e la coerenza, non solo dicendo ma anche facendo».

GIOVANNI FALCONE LO «SCERIFFO VISIONARIO»

«Nel corso della recente commemorazione di Giovanni Falcone ho avuto modo di parlare dei “gattopardi”, cioè di coloro i quali quando era in vita hanno combattuto, diffamato e deriso Falcone, definendolo con la loro parola più dolce come un visionario, o uno sceriffo, un esaltato che si era montato la testa e che “chissà chi si credeva di essere”. In realtà era una persona che vedeva vent’anni avanti e, per questa ragione, nei suoi colleghi scattavano molte invidie, perché loro non erano alla sua altezza e non riuscivano a essere credibili nei confronti della collettività come lo era Falcone».

LE NUOVE OPPORTUNITÀ PER LE MAFIE

È duro e non fa sconti a nessuno il Procuratore Gratteri nell’intervista rilasciata a NGN TV in occasione della cerimonia di conferimento di un importante riconoscimento da parte dell’Università di Urbino. Egli ha risposto in modo chiaro e netto a domande chiave quali: a chi giova la mafia? Si tratta di qualcosa che non si può battere? «Sarebbe possibile far sparire il 90% della criminalità organizzata se venissero varate leggi più appropriate – risponde lui – e con un impegno più forte delle Istituzioni e della politica». Gratteri illustra inoltre i nuovi scenari che vedono presenti e attive le mafie, le opportunità e gli spazi che si aprono alle potenti organizzazioni criminali a seguito della pandemia di Covid, dei finanziamenti del Piano nazionale di ricostruzione e resilienza (Pnrr) e dalla guerra in Ucraina, Infine cita alcuni esempi traendoli da inchieste che ha condotto nel passato.

LE INTERVISTE DI QUALITÀ: ECONOMIA E FINANZA

Altra protagonista di questa trasmissione di Nuovo Giornale Nazionale TV è Alessandra Gritti, vicepresidente e amministratrice delegata di Tamburi Investment Partners (Tip), il maggiore fondo privato indipendente italiano di investimenti finanziari. Ella affronta due questioni chiave: le scelte di Tip, le strategie di investimento nell’universo imprenditoriale, illustrando le basi del successo che la su società consegue da anni sui mercati, inoltre, la recessione in arrivo, che a suo avviso ci sarà, ma sarà di breve durata e non profonda.

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