VATICANO, Ordine di Malta. Bergoglio scioglie le alte cariche e convoca un Capitolo generale straordinario

La decisione assunta dal Pontefice viene ritenuta da alcuni osservatori «durissima». Egli ha sottolineato come «e due qualità di Ordine sovrano e di Ordine religioso sono intimamente connesse tra loro. Il papa ha inoltre approvato la nuova Costituzione, ergo, «esso è un Ordine religioso che dipende dalla Santa Sede». Lo scontro è a una svolta decisiva dopo le infiammate polemiche agostane?

Ennesimo e forse decisivo capitolo dello scontro sul controllo dell’Ordine di Malta: il Pontefice ha sciolto il Sovrano Consiglio dell’Ordine di Malta e ne ha nominato de imperio un altro in sostituzione, convocando contestualmente un Capitolo generale straordinario sulla base di nuovi regolamenti che egli stesso (Bergoglio) ha approvati. Il Capitolo avrà luogo il prossimo 25 gennaio e, nel corso di esso, verranno forse superate le resistenze opposte alla riforma della Costituzione dell’Ordine voluta da Papa Francesco.

UNA NUOVA CARTA COSTITUZIONALE

Bergoglio c’è andato giù duro anche stavolta, infatti, ma è nelle sue prerogative, ha promulgato anche una nuova Carta costituzionale che però non verrebbe condivisa da diversi membri dell’Ordine, che l’hanno contestata veementemente. Gli attenti osservatori delle dinamiche di oltre Tevere non hanno esitato a definire la decisione assunta dal Pontefice come «durissima», una scelta draconiana decretata stamani a seguito di un incontro avuto con una delegazione dell’Ordine di Malta, che ha preluso alle due successive consultazioni con i cardinali Silvano Maria Tomasi, delegato speciale del Papa per l’Ordine di Malta, e Gianfranco Ghirlanda, che ha lavorato alla riscrittura della Costituzione.

UNA GOVERNANCE «PIÙ EFFICIENTE E SNELLA»

In un comunicato ufficiale diffuso nel primo pomeriggio, Fra’ John Dunlap, luogotenente del Gran Maestro, sottolinea che «l’Ordine di Malta accoglie con favore le azioni paterne di Sua Santità che dimostrano il grande amore che il Pontefice nutre per il nostro Ordine. Nel suo attento esame delle varie proposte presentate in questi mesi, il Papa ha stabilito un percorso che promette di assicurare il futuro dell’Ordine sia come Istituto Religioso che come Entità Sovrana. La decisione del Papa di dare potere a un Governo Provvisorio è il primo passo di un progetto chiaro per una governance dell’Ordine più efficiente e snella, poiché – vi si aggiunge –, il coinvolgimento di una serie di Cavalieri esperti e di talento nel Governo dell’Ordine ha aperto le porte a nuova linfa e a nuove idee per affrontare gli ostacoli e le sfide di oggi e la nuova Costituzione è un documento attentamente elaborato che parla della complessità e della natura di un Ordine Religioso millenario».

I TIMORI DEI RESISTENTI

Il testo della nuova Costituzione non è ancora stato reso pubblico, tuttavia non sono pochi nell’ordine di Malta a considerarla «rischiosa». Essi temono infatti che la sovranità dell’organizzazione di loro appartenenza, che ha relazioni diplomatiche con oltre cento Stati nel mondo e (almeno fino a stamattina) un organo di governo con regole proprie, venga oltremodo diluita dal provvedimento del Papa, che ha esteso la sua competenza sull’intera organizzazione, non più dunque  soltanto sulla componente religiosa dei Cavalieri di prima classe. La dura controversia sulla messa a repentaglio della sovranità dell’Ordine di Malta si è infiammata nelle ultime settimane, culminando nell’appello lanciato da una serie di associazioni legate all’Ordine che ne rappresentavano la quasi totalità delle opere.

GUERRE VATICANE

In agosto si era resa palese la frattura, con l’invio da parte della cosiddetta “ala tedesca” di due lettere a Santa Marta nelle quali si attaccava duramente il cardinale Silvano Maria Tomasi, Delegato speciale dal Papa. In esse si sosteneva che con la bozza di riforma costituzionale redatta dal suo gruppo di lavoro (di Tomasi, n.d.r.) non avrebbe avuto luogo il rinnovamento spirituale ricercato dal 2017 ma addirittura «ingenti danni» all’Ordine. Essi avevano messo Bergoglio davanti a uno scenario apocalittico nel quale le attività umanitarie e assistenziali dello SMOM (Sovrano Militare Ordine di Malta) sarebbero state messe a rischio dalla centralità di governo restituita ai Cavalieri Professi. In quei caldi giorni d’agosto si affermò che si trattava di un tentativo di porre in cattiva luce il cardinal Tomasi e i suoi collaboratori, in particolare il gesuita e cardinale eletto Gianfranco Ghirlanda, ritenuto tra i principali artefici della bozza di riforma e per questo avversato dall’allora livello apicale dell’Ordine di Malta.

IL NUOVO CONSIGLIO PROVVISORIO

Revocate le alte cariche e sciolto l’attuale Sovrano consiglio, Bergoglio ne ha costituito uno provvisorio composto da Fra’ Emmanuel Rousseau (Gran Commendatore), Riccardo Paternò di Montecupo (Gran Cancelliere), Fra’ Alessandro de Franciscis (Grand’Ospedaliere) e da Fabrizio Colonna (Ricevitore del Comun Tesoro). Inoltre, esso include anche Fra’ Roberto Viazzo, Fra’ Richard Wolff, Fra’ John Eidinow, Fra’ João Augusto Esquivel Freire de Andrad,. Fra’ Mathieu Dupont, Antonio Zanardi Landi (attuale ambasciatore dell’Ordine di Malta presso la Santa Sede); Michael Grace; Francis Joseph McCarthy; Mariano Hugo Windisch-Graetz. Il vaticanista Andrea Gagliarducci osserva come la decisione del Pontefice potrebbe accentuare la frattura interna all’Ordine, paventa inoltre il rischio che le associazioni possano decidere di lasciarlo per costituirsi quali organizzazioni autonome.

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