GIUSTIZIA, strage di Viareggio. Moretti condannato a cinque anni in appello bis

Con lui ritenuti colpevoli dei gravi reati ascrittigli anche i dirigenti del gruppo FS e i manager tedeschi; assolti Maestrini (Trenitalia), Favo (Rfi) e il supervisore delle officine Jugenthal

Il Tribunale ha emesso una sentenza di condanna a carico dell’ex amministratore delegato di FS e Rfi Mauro Moretti: cinque anni la pena irrogata al termine del processo di appello bis per la terribile strage ferroviaria di Viareggio del 29 giugno 2009. Una pena ridotta rispetto alla precedente sentenza, poiché allora Moretti venne condannato a sette anni di reclusione, quando invece, in questo nuovo processo disposto dalla Corte di Cassazione, la Procura Generale della Repubblica aveva chiesto sei anni e nove mesi.

MORETTI NON RINUNCIA ALLA PRESCRIZIONE

In questo processo l’ex ad non ha rinunciato ad avvalersi della prescrizione, diversamente da quanto avvenuto nei precedenti gradi di giudizio. Ora, la Corte di Appello di Firenze, condannando Moretti alla pena di cinque anni, ha dichiarato estinto per prescrizione il reato di omicidio colposo, seguendo così le indicazioni della Cassazione. Moretti è stato condannato per disastro ferroviario colposo, incendio e lesioni colpose. La corte ha tuttavia escluso la colpa dell’omessa disposizione della riduzione della velocità dei convogli merci, uno dei profili colposi su cui la Cassazione aveva chiesto di valutare nel merito.

GLI ALTRI IMPUTATI

Condannati i dirigenti del gruppo FS Michele Mario Elia (già amministratore delegato di Rfi) e Vincenzo Soprano (già amministratore delegato di Trenitalia) a quattro anni, due mesi e venti giorni, Mario Castaldo (direttore della Divisione cargo di Trenitalia) a quattro anni. Pene più basse di quanto richiesto dalla Procura generale. Assolti gli altri manager: Emilio Maestrini (Trenitalia) e Francesco Favo (Rfi), assolto inoltre il supervisore delle officine tedesche Jugenthal, Joachim Lehmann (che era stato invece condannato a sette anni e tre mesi nel primo appello e, precedentemente, assolto in primo grado).

CONDANNE AI TEDESCHI

Condanne anche per gli altri imputati tedeschi: sei anni a Rainer Kogelheide (amministratore delegato di Gatx Rail Germania) e a Peter Linoswki (responsabile manutenzione Gatx); cinque anni e quattro mesi a Johannes Mansbart (amministratore delegato Gatx Rail Austria), cinque anni, sei mesi e venti giorni a Roman Mayer (responsabile manutenzione Gatx Austria); quattro anni, cinque mesi e venti giorni a Helmut Brodel (responsabile officina Jugenthal); quattro anni e cinque mesi a Uwe Kriebel (operatore di sala alla Jugenthal); quattro anni e otto mesi a Andrea Schroter (tecnico di Jugenthal).

RIDOTTE LE PENE AI MANAGER DI CIMA RIPARAZIONI

Il processo di appello bis sulla strage ferroviaria del 2009 ha poi ridotto rispetto alla prima condanna del Tribunale a circa un terzo le condanne per i due manager della impresa ferroviaria Cima Riparazioni. Infatti, la sentenza è di due anni, dieci mesi e venti giorni per Paolo Pizzadini (capo commessa) e Daniele Gobbi Frattini (responsabile tecnico), quando il tribunale di Lucca in precedenza li aveva condannati alla pena di sei anni e sei mesi, con il primo appello che aveva già diminuito la condanna a quattro anni.

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