ENERGIA, carburanti. Prezzi alla pompa, contrasto degli illeciti nella commercializzazione: interviene la Guardia di Finanza

Prevista l'esecuzione di controlli volti alla verifica dell'obbligo di comunicazione giornaliera al Ministero dello Sviluppo economico dei prezzi praticati alla pompa da parte dei distributori stradali. Il monitoraggio dei prezzi dell'energia prosegue in una fase nella quale si registra un rilevante incremento dei prezzi dei carburanti per autotrazione

È alta l’attenzione della Guardia di Finanza, anche su indicazioni del Ministero dell’Economia e delle Finanze, nel monitoraggio dei prezzi dell’energia, considerato tra l’altro il rilevante incremento del costo del carburante per autotrazione registratosi negli ultimi mesi.

INTENSIFICATI I CONTROLLI

Si tratta di un’attività a tutto campo, che vede il Corpo operare a supporto dell’Autorità giudiziaria, dell’Autorità garante per la concorrenza e il mercato (AGCM), dell’Autorità di regolazione per energia, reti e ambienti (ARERA) nonché del Garante per la sorveglianza dei prezzi istituito presso il Ministero dello Sviluppo economico, anche al fine di intercettare eventuali manovre speculative a danno dei consumatori. Inoltre, sono state avviate, d’iniziativa, attività riconducibili a uno specifico piano d’azione che vede attivi sull’intero territorio nazionale i reparti delle Fiamme gialle e che prevede l’esecuzione di controlli, soprattutto in concomitanza con i periodi di maggiore traffico veicolare, volti alla verifica dell’obbligo di comunicazione giornaliera al Ministero dello Sviluppo economico dei prezzi praticati alla pompa da parte dei distributori stradali.

CENTINAIA DI VIOLAZIONI RILEVATE

Nei primi cinque mesi del 2022 sono stati effettuati 1.320 interventi di specie e rilevate quasi settecento violazioni. Dette attività mirano alla verifica, oltreché dei suddetti oneri di comunicazione, anche del rispetto degli obblighi di esposizione e pubblicizzazione dei prezzi e sono estese, ove ne ricorrano i presupposti, per rilevare possibili frodi, manovre anticoncorrenziali o pratiche commerciali scorrette. Il settore dei prodotti energetici va presidiato anche in ragione del rischio di frodi fiscali che interessa il comparto. In tale ambito, nel medesimo periodo sono stati portati a termine oltre 850 interventi e sono state concluse un centinaio di deleghe di polizia giudiziaria, che hanno portato alla constatazione di 230 milioni di euro di imposta evasa, al sequestro di più di 630 tonnellate di prodotti e alla ricostruzione di un consumato in frode pari a 177.000 tonnellate. Centinaia le persone denunciate, inoltre, sono stati effettuati 20.000 controlli sulla circolazione dei prodotti sottoposti ad accise e a imposte di consumo.

PREZZI ILLECITAMENTE CONCORRENZIALI

A titolo esemplificativo, si segnala l’operazione “Oro nero” posta in essere dal Nucleo di polizia economico-finanziaria di Pescara, che lo scorso 16 marzo ha disvelato l’architettura di un sistema fraudolento attraverso il quale dei fornitori nazionali ed europei vendevano il carburante a distributori indipendenti a un prezzo apparentemente allineato ai valori di mercato, ma in realtà illecitamente concorrenziale grazie all’interposizione di società «cartiere». Gli indagati, attinti da un sequestro preventivo di otto milioni di euro, viaggiavano con autocisterne piene di carburante procacciato a prezzo agevolato e venduto ai distributori stradali, i quali massimizzavano ulteriormente il profitto praticando prezzi elevati alla pompa.

SCREENING DELLA FILIERA

Per prevenire e reprimere gli illeciti nel settore in argomento è stata da tempo avviata un’attività di screening della filiera, attraverso una cabina di regia costituita presso il Comando generale del Corpo. Nell’ultimo anno e mezzo quest’unità di analisi ha processato oltre 1.500 entità giuridiche sospette, prese a base per successivi approfondimenti volti ad avviare specifiche attività ispettive.

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