La Conferenza episcopale italiana (Cei) ha annunciato questa mattina la nomina del proprio nuovo presidente, si tratta del cardinale Matteo Maria Zuppi, arcivescovo metropolita di Bologna, che è stato designato alla carica dal Pontefice.
LA TERNA DI CANDIDATI
In mattinata i vescovi avevano presentato a Bergoglio la terna di candidati alla presidenza della Cei, così come previsto dallo statuto. Oltre a Zuppi erano stati indicati il cardinale Augusto Paolo Lojudice (arcivescovo di Siena) e monsignor Antonino Raspanti (vescovo di Acireale). Romano, sacerdote dal 1981, Zuppi, che è un pronipote del cardinale Carlo Confalonieri, venne eletto vescovo ausiliare di Roma da Papa Benedetto XVI il 31 gennaio 2012, quindi consacrato il successivo 14 aprile dal cardinale Agostino Vallini, allora Vicario generale di Sua Santità per la diocesi di Roma. Papa Francesco lo nominò poi arcivescovo metropolita di Bologna il 27 ottobre 2015, creandolo cardinale di Santa Romana Chiesa nel concistoro del 5 ottobre 2019.
ATTENTO AGLI «ULTIMI» NELLE PERIFERIE
Legato da sempre alla Comunità di Sant’Egidio, fu tra gli artefici degli accordi che misero fine agli inizi degli anni Novanta alla guerra civile che devastava il Mozambico. Prima di essere eletto vescovo, Zuppi fu parroco a Torre Angela, un quartiere periferico della Capitale, periodo nel quale rivolse particolare attenzione nei confronti degli ultimi. In seno alla Cei, dal 2016 ha ricoperto la carica di presidente della Conferenza episcopale dell’Emilia Romagna e di conseguenza è stato membro del Consiglio episcopale permanente. Zuppi è uno dei presuli più stimati dal Papa, che lo designò a Bologna per la successione al cardinale Carlo Caffarra, quindi ci fu la creazione cardinalizia di due anni fa. Lo stesso Bergoglio alcuni giorni fa aveva tracciato una sorta di identikit del futuro presidente dei vescovi, indicando la necessità di un cardinale autorevole. Zuppi è il secondo arcivescovo di Bologna a diventare presidente della Cei, prima di lui c’era stato il cardinale Antonio Poma, dal 1969 al 1979. Ora si attende la nomina del Segretario generale, sul quale l’indicazione del Cardinale Zuppi avrà molto peso.