Un passaggio generazionale che ha avuto luogo nell’arco degli ultimi cinque anni, quello che ha interessato la storica agenzia udinese di comunicazione strategica di marketing. Dopo trentasei anni di attività, da “Pubblimarket2” si è oggi giunti a “PM2”, ma non si tratta soltanto del cambio della ditta.
NUOVE PROSPETTIVE DI BUSINESS
Infatti, questa impresa ha appena completato il suo percorso di trasformazione e crescita evolutiva, regalandosi al fine un nuovo brand, un nuovo concept di comunicazione, una nuova unit digital, un nuovo assetto societario e nuove prospettive di business. Afferma al riguardo Giacomo Miranda, che di PM2 è il CEO, che «in un mondo in costante mutamento evolversi è necessario. Negli ultimi anni l’agenzia è cambiata molto, è cresciuta, ha affrontato nuove sfide e approcciato nuovi servizi. Abbiamo quindi sentito l’esigenza di un percorso di validazione del nostro posizionamento e di rebranding, con un nuovo logo e un concept in grado di rappresentare pienamente la nostra essenza. Il nostro obiettivo è quello di diventare sempre più attraenti sul mercato, attraverso scelte strategiche che possano reinterpretare lo storytelling e il posizionamento dell’agenzia».
REINTERPRETARE STORYTELLING E POSIZIONAMENTO
Nasce così PM2 – It Takes Two, dove il numero «2» è protagonista e si fa interprete del credo più intimo di PM2, poiché le cose migliori si fanno sempre in due. La relazione con il cliente è al centro del brand manifesto dell’agenzia e ne evidenzia il vero valore differenziante, che è quello della capacità di costruire relazioni durature ed esperienze originali e distintive, proprio perché nate da due diversi punti di vista che, insieme, danno vita a nuove prospettive. Un rapporto sinergico che si è rivelato vincente a partire dal settore sportivo, nel quale PM2 vanta collaborazioni con imprese come The North Face, Fjällräven, Elan, Aku, CMP e Odlo. Ma scelgono PM2 anche importanti player istituzionali, quali Regionmarketing Carinthia, o grandi nomi dell’arredo, tra i quali Calligaris, Doimo Cucine, TEAM 7, infine, brand internazionali come Adria Mobil, uno dei più grandi produttori di caravan, autocaravan, van e case mobili in Europa. Senza dimenticare la partecipazione di PM2 in progetti di comunicazione per start-up di successo, come Birrificio 620 Passi e GASGAS, attiva nel settore delle colonnine di ricarica delle auto elettriche.
UNA CULTURA TRANSFRONTALIERA
«Il nostro progetto imprenditoriale – aggiunge Miranda – si consolida in un’epoca nella quale ogni luogo può essere un punto di riferimento, perché ciò che fa la differenza sono la qualità del servizio offerto e la relazione che si costruisce con il cliente. Siamo orgogliosi della nostra esperienza internazionale e del nostro DNA indipendente. Affondiamo le radici in un territorio di confine unico, dal quale ereditiamo una cultura transfrontaliera che ci distingue e conferisce valore aggiunto».
A fine 2021 si è concluso un passaggio generazionale iniziato nel 2017, quando Miranda rilevò il controllo dell’agenzia dal fondatore Francesco Sacco. Oggi, insieme a lui opera una rinnovata compagine sociale formata totalmente da collaboratori interni dell’agenzia. PM2 si poi è arricchita di una nuova unit dedicata esclusivamente alle strategie e servizi digitali, PM2 Digital, che va ad affiancare la storica divisione Blu Wom, specializzata in relazioni pubbliche e ufficio stampa, oggi ribattezzata PM2 PR.
PROIETTATI OLTRE CONFINE
Una scelta strategica finalizzata a organizzare meglio le skill presenti all’interno del team e creare un posizionamento più preciso e completo, dando il giusto risalto ad un’offerta di servizi sempre più ampia e specializzata.
«Abbiamo la fortuna di rappresentare un marchio di primo livello nel panorama nazionale della comunicazione – conclude Miranda -, un’azienda sana, di riconosciuto valore, dalla vocazione internazionale. Il nostro impegno è di rispettarne l’impostazione spingendo, con rinnovato entusiasmo e nuove strategie, lo sviluppo di PM2 per farla diventare il punto di riferimento del settore non solo a Udine e nel Triveneto, ma anche oltre confine».