SOCIETÀ, crisi economica. Demos riprende e amplifica l’allarme sulle prevedibili ricadute sulla gente lanciato ieri dal sindaco di Milano

Mario Giro, esponente della Comunità di Sant’Egidio, chiede al governo che non si scarichi sui sindaci il peso della crisi sociale imminente e che, invece, si approntino anticipatamente che prevengano le conseguenze della possibile recessione, ponendo i comuni nelle condizioni di non tagliare i servizi diretti ai cittadini

«Il sindaco di Milano Giuseppe Sala ha ragione a preoccuparsi della situazione economica e delle sue ricadute sociali, che diviene sempre più allarmante», questa la presa di posizione del professor Mario Giro, esponente della Comunità di Sant’Egidio e già viceministro degli Affari esteri con delega alla Cooperazione internazionale, attualmente presidente di Democrazia Solidale. Egli è intervenuto nella giornata di ieri facendo riferimento alla intervista rilasciata da sala al quotidiano “La Stampa” nello stesso giorno, nella quale si evidenziava come la situazione generata dal conflitto in Ucraina stia trascinando l’intera Europa in una grave recessione.

ANTICIPARE LE CONSEGUENZE DELLA CRISI

«Essa colpirà per primi i poveri – ha sottolineato Giro nel suo intervento reso pubblico attraverso i media – e Milano, che è la città più europea d’Italia, di questo problema ne risente prima delle altre».

«D’altronde – prosegue al riguardo il presidente di Democrazia Solidale – ciò che dice Sala riguarda tutti, in primis il governo. È urgente porre in atto misure in anticipo al fine di prevenire le conseguenze della crisi. Così come si cercano con altrettanta premura soluzioni sostitutive al gas russo, occorre subito mettere nelle condizioni i comuni di non dover tagliare i servizi diretti ai cittadini. Demos chiede che non si scarichi sui sindaci il peso della crisi sociale imminente»

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