UCRAINA, conflitto. Le criticità dell’armata di Putin: munizioni scarse e malfunzionanti costringono ai bombardamenti aerei

Secondo il Pentagono nelle ultime ventiquattro ore i velivoli russi avrebbero effettuato trecento sortite impegnando caccia e bombardieri

La notizia è stata diffusa ieri: secondo il Pentagono nelle ultime ventiquattro ore l’aviazione militare russa avrebbe effettuato più di trecento sortite nel cielo ucraino, impegnando i propri di caccia e bombardieri in un’escalation della guerra aerea. Le operazioni dei velivoli di Putin continuano a colpire spesso in maniera indiscriminata sia le città che le infrastrutture del paese aggredito.

I GENERALI RUSSI RASCHIANO IL BARILE

«Riteniamo che abbiano impegnato più del 60% delle loro capacità ad ala fissa e ad ala rotante nel corso delle operazioni di guerra in Ucraina», questo è quanto ha dichiarato lunedì scorso un alto funzionario della Difesa statunitense nel corso di un briefing alla stampa tenuto al Pentagono. Egli ha dunque sottolineato come l’aeronautica russa abbia consumato notevoli risorse nello sforzo bellico.

MOSCA RICORRE ALLE BOMBE STUPIDE

Questo logoramento, sempre secondo il Dipartimento alla Difesa Usa, avrebbe costretto i vertici della struttura militare russa a iniziare a ricorrere alle «bombe non intelligenti», come quelle a caduta libera non guidate, piuttosto, appunto, che su munizioni a guida di precisione, un ripiego che potrebbe essere stato imposto dalla sopravvenuta scarsità di questo genere di sistemi d’arma, infatti, dall’inizio dell’invasione del territorio ucraino i russi hanno lanciato più di 1.100 missili di tutti i tipi.

DUECENTO SORTITE AL GIORNO

Si valuta che per piegare la resistenza degli ucraini la scorsa settimana i velivoli da combattimento di Mosca abbiano effettuato duecento sortite al giorno. «Abbiamo registrato un incremento delle attività aeree da entrambe le parti – ha aggiunto il medesimo funzionario del Pentagono -, tuttavia, in ventisei giorni di guerra i russi non sono stati ancora in grado di imporre la loro superiorità aerea sull’Ucraina». In ogni caso, i piloti militari russi continuano a essere cauti nel corso delle missioni nello spazio aereo nemico e molti di loro lanciano i missili dall’interno della Russia per evitare di sorvolare l’Ucraina.

MALFUNZIONAMENTI RICORRENTI

Sempre dal Pentagono si afferma che il munizionamento di precisione russo abbia evidenziato non pochi casi di malfunzionamento, sia nella fase del lancio che in quelle successive del volo verso il bersaglio e dell’esplosione al momento del contatto con esso. L’intelligence statunitense ritiene che nei suoi arsenali Mosca disponga ancora di una significativa quantità di missili balistici, oltre a più della metà di quelli da crociera. Dal canto loro, anche le forze armate ucraine hanno incrementato il volume di operazioni.

LE PERDITE DI MOSCA

La scorsa settimana Kiev disponeva di cinquantasei velivoli da combattimento operativi, oltre a velivoli senza pilota armati (UCAV), che assieme ai sistemi missilistici terra-aria per attaccare i jet fighters e i veicoli corazzati dell’Armata russa. Il ministero della Difesa ucraino ha reso noto che nella giornata di lunedì  risultavano distrutti 97 aerei militari russi, 121 elicotteri, centinaia tra carri armati e veicoli per il trasporto truppe, mentre le medesime fonti riferivano della morte di più di 15.000 soldati dell’esercito occupante, ma si tratta di dati che è al momento impossibile verificare con certezza e in modo indipendente.

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