UCRAINA, conflitto. Il discorso di Zelensky al Parlamento italiano

Undici minuti di discorso senza mai citare il suo omologo russo Vladimir Putin. Davanti al Parlamento italiano riunito alla Camera, il leader ucraino Volodymyr Zelensky, ha chiamato in causa Putin solo indirettamente. La responsabilità della distruzione delle città e la morte di tanti civili e di 117 bambini “è di una sola persona”, ha detto.
LE PAROLE DI PAPA FRANCESCO
Il discorso coincideva con il 27mo giorno di guerra. In precedenza, Zelensky era intervenuto al Congresso americano, al Bundestag tedesco e alla Camera dei Comuni britannica.
Il presidente ucraino ha riferito alcune parole del colloquio telefonico che ha avuto con Papa Francesco: “Capisco che vogliate la pace, i militari difendono i civili e la propria Patria”. Ho risposto: “Il nostro popolo è diventato esercito quando ha visto il male che porta il nemico”.
MARIUPOL E’ UN CITTA’ IN MACERIE
Zelensky ha invitato i parlamentari italiani a pensare a Mariupol, “una città distrutta del tutto, una città di mezzo milione di abitanti come la vostra Genova, che oggi è solo un ammasso di macerie bruciate”.
“Kiev – ha continuato – per noi è importante come per voi Roma, qui ogni giorno suonano le sirene con le truppe russe che rubano, torturano e stuprano. Azioni che in Europa sono state compiute per l’ultima volta dai nazisti”.
Zelensky ha proseguito ricordando la dimensione pacifica del popolo ucraino “che non ha mai voluto la guerra” e invitando il governo italiano a rafforzare l’embargo delle merci russe e le sanzioni rivolte a Mosca. Il discorso si è concluso con i ringraziamenti all’Italia “per il suo aiuto nell’accoglienza ai cittadini ucraini che sono stati costretti a fuggire dalla guerra. Gli ucraini questo lo ricorderanno per sempre”.
LE PAROLE DI DRAGHI
Al termine dell’intervento c’è stato un lungo applauso della Camera con tutti i parlamentari presenti in piedi. Per Mario Draghi, intervenuto subito dopo, la resistenza ucraina è “eroica, l’Ucraina non difende solo se stessa ma la nostra pace, la nostra libertà e la nostra sicurezza”.
L’invito del Parlamento italiano a Zelensky aveva ricevuto la critica da parte di Alternativa, il gruppo parlamentare di ex del Movimento 5 stelle usciti da movimento dopo la decisione di sostenere il governo Draghi. Per protesta, i parlamentari di Alternativa non hanno partecipato alla seduta comune delle Camere.

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