Il servizio di informazioni e sicurezza interno dello Stato ebraico, lo Shin Bet, ha reso noto l’arresto, effettuato il mese scorso, di due cittadini israeliani di etnia araba residenti nelle località di Yarka e Jadeidi-Makr, a nord di Haifa, che avevano tentato di contrabbandare armi dal Libano in Israele per conto dell’organizzazione sciita filoiraniana Hezbollah.
SPIONAGGIO E AZIONI TERRORISTICHE
Si tratta di due pregiudicati noti alla Giustizia dello Stato ebraico per i loro precedenti penali per traffico di stupefacenti, essi – affermano le autorità di sicurezza israeliane – avrebbero operato per conto dell’Hezbollah o per dell’Iran attraverso un loro contatto libanese incontrato nel novembre scorso in Turchia, un trafficante di droga che li avrebbe anche incaricati di identificare alcuni siti sensibili nel territorio dello Stato ebraico quali obiettivi di successivi attacchi missilistici, oltre a organizzare azioni terroristiche e sequestri di persona.
CELLULE «DORMIENTI» DI HEZBOLLAH IN ISRAELE
Le armi introdotte clandestinamente in Israele avrebbero dovute essere messe a disposizione di altri agenti operativi dell’organizzazione sciita libanese per compiere azioni armate.