SPETTACOLI, drammi. La follia e il manicomio in “Neve di Carta”: all’Altrove Teatro Studio di Roma nei prossimi giorni

L’opera, liberamente ispirata al libro “Ammalò di testa, storie dal manicomio di Teramo”, scritto da Annacarla Valeriano, verrà messa in scena dal 10 al 13 e dal 18 al 20 marzo; il testo è di Letizia Russo, la regia di Elisa Di Eusanio e Daniele Muratore, mentre a interpretare i protagonisti saranno la stessa Elisa Di Eusanio e Andrea Lolli

Con Elisa Di Eusanio e Andrea Lolli, va in scena  dal 10 al 13 e dal 18 al 20 marzo presso Altrove Teatro Studio di Roma, lo spettacolo “Neve di Carta”, per la regia di Elisa di Eusanio e Daniele Muratore, liberamente ispirato al libro di Annacarla Valeriano Ammalò di testa – storie dal manicomio di Teramo, che raccoglie le vicende assurde e storie atroci, soprattutto di donne internate per futili motivi, irrequietezze o esuberanze caratteriali e lasciate impazzire in manicomio.

UNA STRUGGENTE BALLATA IN VERSI

Neve di Carta è una struggente ballata scritta in versi da Letizia Russo tra due contadini abruzzesi del Novecento che evoca il mito di Orfeo ed Euridice: Gemma e Bernardino si amano e si sposano.  Gemma, però, è sterile e una ragazza troppo esuberante e vitale per la madre di Bernardino che convince questo suo figlio troppo debole e insicuro a rinchiuderla in manicomio. Gemma trascorrerà dieci anni nelle mura manicomiali a scrivere lettere al suo amato che non arriva mai.  Un giorno, però, Bernardino deciderà di intraprendere un viaggio nell’aspro Abruzzo per andare a riprendere la sua amata. Neve di Carta è una storia poetica e drammatica che fa luce su un sistema sociale fondato sull’esclusione e la paura del diverso.

I FIORI DEL MALE

Dal 10 marzo sarà possibile accedere alla mostra I fiori del male, a cura di Annacarla Valeriano e Costantino Di Sante: i materiali documentari al centro del percorso espositivo attingono in larga parte all’archivio storico del manicomio Sant’Antonio Abate di Teramo. Sono figlie, madri, mogli, spose, amanti; sono donne vissute durante gli anni del regime fascista. Ai volti delle ricoverate sono affiancati diari, lettere, relazioni mediche che raccontano la femminilità a partire dalla descrizione di corpi inceppati e restituiscono l’insieme di pregiudizi che hanno alimentato storicamente la devianza femminile.

IL MANICOMIO DI TERAMO

«Sia io sia Annacarla siamo abruzzesi, teramane per l’esattezza – afferma la Di Eusanio -, e proprio a Teramo c’è stato uno dei manicomi più grandi e attivi dell’Italia meridionale custode di storie le più assurde e atroci. Attraverso un meticoloso percorso di ricerca Annacarla ha rilevato centinaia di lettere scritte a mano dagli internati, più materiale storico e fotografico. L’aspetto che più mi ha colpito è quello relativo alle donne che venivano internate a cavallo delle due guerre mondiali per futili motivi o irrequietezze ed esuberanze caratteriali e venivano abbandonate e lasciate impazzire o morire in manicomio».

UNA DRAMMATURGIA SU STORIE ASSURDE E ATROCI

«Da teramana questa storia mi ha profondamente toccata – aggiunge Annacarla Valeriano – e ho voluto trasformarla in atto teatrale cercando di allontanarmi dallo stereotipo degli spettacoli sul manicomio. Ho affidato quindi la drammaturgia inedita a Letizia Russo, a mio avviso una delle drammaturghe più sensibili e interessanti del nostro panorama teatrale e le musiche al musicista dj teramano Stefano De Angelis che ha sapientemente fuso sonorità elettroniche a sapori popolari».

INFO

Biglietti: prezzi intero 15 euro, ridotto 10 euro;

Altrove Teatro Studio: Via Giorgio Scalia, 53 – Roma;

informazioni e prenotazioni: 3518700413; ipensieridellaltrove@gmail.com

www.altroveteatrostudio.it/spettacolo/neve-di-carta

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