La Casa Bianca ha aggiunto cinque nuove categorie al proprio elenco di tecnologie «critiche ed emergenti», si tratta delle capacità nel campo delle armi ipersoniche, dell’energia diretta, della generazione e dello stoccaggio di energie rinnovabili, dell’energia nucleare e della tecnologia finanziaria. L’elenco delle tecnologie critiche ed emergenti (Critical and emerging technologies, CET) è stato reso noto martedì scorso dal Consiglio di sicurezza nazionale e dal sottocomitato del Consiglio nazionale per la scienza e la tecnologia.
AGGIORNAMENTO DELLE TECNOLOGIE CHIAVE
Si tratta dell’aggiornamento che segue (e riflette direttamente) la traccia relativa alle tecnologie chiave contemplate dalla nuova visione scientifica e tecnologica del Pentagono, recentemente approvata dal Sottosegretario alla Difesa per la Ricerca e l’Ingegneria, Heidi Shyu. La notizia è stata diffusa a pochi giorni dall’incontro avuto dai vertici della Difesa statunitense con i dirigenti dell’industria del settore, nel corso del quale è stata discussa l’importanza della rapida transizione alla tecnologia ipersonica.
Le CET costituiranno dunque il principio informatore sulla base del quale dovrà delinearsi la futura strategia nel campo della competitività tecnologica e della sicurezza nazionale degli Stati Uniti d’America, in funzione sia della promozione che del mantenimento della posizione di leadership tecnologica mondiale di Washington, questo in cooperazione con gli alleati internazionali.
REVISIONE DELLA STRATEGIA DI TRUMP
Il rapporto pubblicato dal Pentagono pone in evidenza i principali settori e sottosettori di intervento: tecnologie ipersoniche (propulsori, aerodinamica e controllo), materiali, difesa e rilevamento, tracciamento e controllo; riguardo all’energia diretta, le tecnologie fondamentali includono laser, microonde a elevata potenza e fasci di particelle. Questo ultimo aggiornamento ha inoltre portato all’eliminazione di diverse voci precedentemente incluse nella National Critical and Emerging Tech Strategy 2020 a suo tempo elaborata dell’amministrazione Trump. I tagli investono, tra l’altro, alcune tecnologie nel campo delle armi convenzionali, in campo agricolo, chimico, biologico, radiologico e nucleare.
