IMMOBILIARE, affitti brevi. Situazione del mercato italiano ed eccellenze

Italianway si conferma primo operatore e chiude il 2021 con 21 milioni di euro di turn-over, pari a un più 140% rispetto all’anno precedente: 163.000 «notti vendute», pari a più 83% sul 2020

A due anni dall’inizio della pandemia, Italianway, la pmi innovativa prop-tech fondata da Davide Scarantino e guidata da Marco Celani specializzata nel turismo in appartamento, si conferma il primo operatore sul mercato italiano degli affitti brevi gestiti in maniera professionale, per numero di case contrattualizzate (circa 2500), destinazioni coperte (oltre 280) e notti prenotabili complessivamente (650mila) attraverso il portale italianway.house (www.italianway.house).

Case, ville, chalet, trulli, dammusi e residenze d’epoca selezionati con cura in tutta Italia che famiglie, globetrotters, nomadi digitali, holidayworkers e viaggiatori business possono affittare a partire da una notte fino a diciotto mesi.

NOTTI VENDUTE E IDENTIKIT DEI VIAGGIATORI

La qualità degli alloggi e la capillarità del network Italianway, che vanta 8.500 letti disponibili ed è composto da 130 tra franchisee e partner professionali che hanno scelto di essere supportati in tutte le fasi del business dal team di Italianway e di promuovere le case gestite sul portale italianway.house, hanno fatto registrare nel 2021 un totale di circa 29.000 prenotazioni, 90.000 ospiti e oltre 163.000 notti vendute (Più 83% rispetto al 2020, quando le notti vendute erano state 89.000). Dalla sua nascita Italianway ha accolto 340.000 persone, per un totale di 160.000 prenotazioni.

VOLA IL TURN-OVER

Grande soddisfazione, nell’azienda che conta attualmente su un team di 75 persone e che sta per lanciare una grande campagna di recruiting, anche sul fronte del conto economico: Italianway ha chiuso il 2021 con un turn-over di circa 21 milioni, PIù 140% rispetto al 2020 in cui il giro d’affari si era fermato a 8,5 milioni (nel 2019, anno d’oro per l’imprese pre-pandemia con oltre 45.000 viaggiatori da 164 paesi, il turn-over registrato era stato di 15 milioni).

I nuovi trend del 2022: parte la corsa a prenotare ville isolate per creare bolla e proteggere la vacanza ed il ritorno degli stranieri. E per una casa «sicura» si spende di più dell’anno scorso.

IL TREND: FULL OPTIONAL E NEW NORMAL

Dall’analisi delle prenotazioni e dei volumi di traffico della piattaforma proprietaria italianway.house, emerge che il 2022 sarà caratterizzato dalla corsa, già partita, a prenotare ville isolate full optional (esplicita la richiesta di almeno tre bagni padronali oltre al new normal imposto dal post pandemia e fatto di plus come piscina privata e barbecue negli spazi esterni ormai considerati imprescindibili).

«La nostra analisi – ha dichiarato commentando questo consuntivo l’aministratore delegato Marco Celani – è che si tratti di un trend attraverso il quale i viaggiatori cercano di scongiurare le incognite e gli stop and go ai quali la pandemia ha abituato, creando una sorta di “bolla” nella villa in affitto condivisa con uno o due altri nuclei familiari o con coppie di amici».

VIAGGIATORI PIÙ ESIGENTI

Egli ha quindi aggiunto che: «Anche a causa della pandemia le ricerche, soprattutto quelle dei viaggiatori stranieri che stanno tornando, in particolar modo dal Nord Europa ma anche dall’America, si sono fatte più sofisticate: si cercano più sicurezza, più comfort, possibilità di soggiorno in destinazioni fuori dai flussi turistici tradizionali e quindi meno affollate, case con spazi ampi per coniugare business e vacanza ed è per questo che l’offerta rappresentata dal network Italianway, che ha saputo diversificare offrendo soluzioni di tutte le tipologie di case e destinazioni, ci sta dando grandissime soddisfazioni».

La pandemia ha reso i viaggiatori più esigenti anche per quanto riguarda l’alloggio ed è per questo che la percentuale della spesa dedicata dal turista alla casa sale nel 2022 al 35% del budget vacanza rispetto al 17% degli anni precedenti.

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