Iscritti oltre 17.000 studenti, che hanno approfondito un tema al centro del dibattito: la discriminazione di genere e le pari opportunità. Un appuntamento annuale quello del Meeting dei Diritti Umani, tenutosi il 10 dicembre in occasione della Giornata mondiale dei Diritti Umani, in diretta streaming dall’auditorium Sant’Apollonia e giunto alla XXV edizione.
QUESTO GENERE DI DISUGUAGLIANZE
L’evento, dal titolo Questo genere di disuguaglianze, ha visto per il secondo anno consecutivo alla regia artistica e alla gestione della dinamica di interazione con i ragazzi, grazie al supporto di una piattaforma digitale, Onde Alte, società benefit e B Corp impegnata nello sviluppo e l’implementazione di progetti che abbiano impatti benefici sulla comunità.
L’iniziativa, trasmessa in streaming e tenutasi con la formula del talk tra live, video e collegamenti a distanza, rappresenta un impegno che si rinnova per dare voce a un tema che non può essere taciuto, quello dei diritti delle donne e della parità di genere, insieme agli organizzatori Regione Toscana e Fondazione Sistema Toscana, nell’ambito del progetto Giovanisì.
Al centro di questa edizione, infatti, la discriminazione di genere e le pari opportunità, con focus su stereotipi di genere, discriminazione sul lavoro, body shaming e segregazione culturale.
Moltissimi gli ospiti che sono intervenuti, dalle figure istituzionali agli influencer, passando per esperti e giovani coinvolti nella divulgazione di queste tematiche.
DALLE ISTITUZIONI AGLI INFLUENCER
L’obiettivo dell’evento, che ha visto coinvolti 17.031 studenti e studentesse con i loro docenti (4.962 persone in più rispetto all’edizione dell’anno scorso) di 849 classi, è stato quello di sensibilizzare i giovani riguardo alla problematica del gender gap, ma soprattutto educarli e stimolarli a perseguire una reale parità di genere perché i diritti delle donne sono diritti umani, validi per tutti, e riguardano l’intera società. Affinché i partecipanti potessero arrivare più consapevoli a questo appuntamento, nei mesi scorsi è stato proposto loro un percorso formativo realizzato da Oxfam e COSPE (organizzazioni non governative che operano a livello internazionale nell’ambito dei diritti umani).
«Affinché i diritti umani diventino sempre più parte del tessuto sociale è necessario educare e sensibilizzare su queste tematiche. Assieme ai giovani possiamo e dobbiamo immaginare una società diversa, una comunità più unita, equanime e solidale. Il desiderio di un pianeta migliore. Abbiamo il dovere di costruire una società dove davvero i diritti umani siano davvero di tutte e di tutti e le scuole il luogo necessario dove rendere possibile questo futuro», ha commentato Massimiliano Ventimiglia, fondatore di Onde Alte.
DIRITTI UMANI: IL RUOLO DELLE SCUOLE
Le disuguaglianze di genere sono state declinate sotto diversi profili e, nonostante l’evento sia stato trasmesso in streaming, Onde Alte, grazie all’utilizzo della piattaforma digitale Mentimeter, ha potuto incentivare la partecipazione di studenti e studentesse ponendo domande e quiz e raccogliendo i loro pensieri in tempo reale.
Le classi hanno presentato inoltre i lavori da loro realizzati, inerenti il tema dell’evento: Elisa Baciotti, Direttrice Campagne Oxfam Italia, ha condotto un intervento per spiegare il progetto di formazione realizzato con le scuole. Per l’occasione sono stati selezionati tre progetti, mostrati durante il meeting, e alcuni studenti e studentesse si sono collegati a distanza per raccontare la loro esperienza. Inoltre è stato realizzato uno show reel che raccoglie tutti i progetti delle scuole.
MI PIACE SPIDERMAN… E ALLORA?
L’evento si è aperto con i saluti e l’intervento di Alessandra Nardini, Assessore alla Regione Toscana con delega alle Pari opportunità, all’Istruzione e alla Promozione dei diritti umani- che, affiancata da una sagoma di Patrick Zaki , ha reso onore alla sua liberazione e ha ringraziato tutti coloro che hanno lottato per lui nei lunghi mesi di detenzione preventiva.
Tra gli ospiti intervenuti figurava la sociologa e accademica Chiara Saraceno, protagonista di un inquadramento generale delle discriminazioni di genere, con particolare riferimento al SDG5, l’obiettivo di sviluppo sostenibile numero 5 dei diciassette stabiliti dalle Nazioni Unite che riguarda l’uguaglianza di genere.
Durante il meeting il regista e creative producer Federico Micali ha presentato “Mi piace Spiderman… e allora?”, un cortometraggio contro gli stereotipi di genere prodotto da DNART con il supporto del MIbact, scritto appositamente per la fruizione da parte dei giovani, recitazione e narrazione sono infatti realizzati da parte di minori stessi.
SEGREGAZIONE
Tra le personalità di particolare ispirazione c’è quella di Maria Chiara Carrozza, politica e fisica italiana che il 12 aprile 2021 è stata nominata Presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche, prima donna della storia a ricoprire questo ruolo. Un personaggio che con il suo percorso rappresenta un esempio vivente del fatto che anche le ragazze e le donne possono realizzarsi in mondi che sono tradizionalmente appannaggio degli uomini, come la scienza e le tecnologie.
Sono poi intervenute anche Livia Turco, presidente dell’associazione Nilde Iotti, che ha parlato della segregazione nelle Istituzioni, e Agnese Pini, direttrice del quotidiano fiorentino “La Nazione”, che ha trattato nello specifico il fenomeno della segregazione verticale, a causa del quale per le donne è ancora oggi limitata la possibilità di ricoprire le cariche più alte nei livelli gerarchici.
GRASSOFOBIA E BODY POSITIVITY
Hanno riscosso molto interesse tra i partecipanti anche Chiara Meloni e Mara Mibelli, 41 e 34 anni, attiviste femministe per la fat acceptance, fondatrici del progetto su Instagram @belledifaccia, diventato un’associazione nel 2019. Durante il loro intervento hanno spiegato cosa si intende per «grassofobia», fornito consigli sul linguaggio da non usare per non essere discriminatori e offensivi, parlato di standard e stereotipi di bellezza delle donne e chiuso discutendo di body positivity e dell’importanza di amare se stessi.
L’evento è stato accompagnato in diversi momenti da videoclip registrate ed esibizioni live dell’attrice Gaia Nanni, che con straordinario talento interpretativo e forte empatia ha aiutato tutti i partecipanti a cogliere la dimensione più viva e reale dei tanti fenomeni discussi sul tema della discriminazione di genere.
PARTECIPAZIONE
Hanno condotto l’iniziativa:
DJ Carletto
Cristina Manetti (portavoce del Presidente della Regione Toscana)
Altri ospiti istituzionali:
Eugenio Giani (Presidente della Regione Toscana)
Sara Funaro (Assessore Educazione e Welfare del Comune di Firenze)
Francesca Basanieri (Presidente Commissione pari opportunità della Regione Toscana)
Bernard Dika (Consigliere per le Politiche giovanili e l’Innovazione della Regione Toscana)
Ernesto Pellecchia (Direttore Ufficio scolastico regionale)
Valeria Valente (senatrice della Repubblica)
Registrazione dell’evento: https://www.youtube.com/watch?v=Ir9DsFS_ZmU
ONDE ALTE
Onde Alte, società benefit fondata nel 2018 certificata B Corp, è un laboratorio multidisciplinare di innovazione sociale che offre servizi di consulenza, formazione e open innovation ad aziende e sistema educativo, con l’obiettivo di alzare il livello di consapevolezza e di azione verso le tematiche sociali della cittadinanza attiva, del valore condiviso e del bene comune.
Onde Alte combina in modo olistico competenze come business strategy, service design, creatività, ricerca e analisi dei dati, knowledge & learning design, software engineering per sviluppare progettualità innovative e d’impatto.
www.ondealte.com