PIACERI, gastronomia e drink. Riapre il Dry Milano

Forte dei suoi centocinquanta coperti, il locale meneghino vede la conferma di Lorenzo Sirabella quale «chef executive», da anni al timone della cucina e della pizzeria del Dry. Per la drink list la mente ideatrice è invece Sabina Yausheva, nuova «bar manager» del gruppo

Ha riaperto e già con grande successo il Dry Milano in via Solferino 33, in pieno centro nel capoluogo lombardo e subito è entrato nella prestigiosa classifica, la Top 50 Pizza, piazzandosi come «prima pizza milanese», ottava in Italia. Forte dei suoi centocinquanta coperti, il locale meneghino vede la conferma di Lorenzo Sirabella quale Chef Executive, da anni al timone della cucina e della pizzeria del Dry.

Per la drink list la mente ideatrice è invece Sabina Yausheva, nuova Bar Manager del gruppo, salita a bordo da poco più di un mese. Aperto dal martedì alla domenica dalle ore 19:00 alle 02:00, con giorno di riposo il lunedì, Dry Milano prevede l’apertura del cocktail bar al giovedì, venerdì e sabato fino alle due e mezza, mentre la pizzeria chiude a mezzanotte 24:00.

UN LOCALE DI SUCCESSO «OLTRE IL MENEGHINO»

Aperto una prima volta nel 2013 in occasione dell’annuale fiera del Salone del Mobile, il Dry, non avendo del tutto terminato i lavori, decise comunque di iniziare creando una sorta di speakeasy con un passaggio secondario; nel 2017, grazie alla crescente richiesta, ha aperto una seconda sede con duecento coperti in città, in viale Vittorio Veneto 28. Una cosa è certa: il gruppo Dry non si fermerà a Milano, poiché l’idea è quella di espandere il brand anche «oltre il meneghino».

Un lato food che si conferma ad altissimi livelli, con le pizze di Sirabella, tipologie che variano dalle napoletane (in forno a legna tradizionale a 450°C per circa un minuto) alle focacce al padellino (in forno elettrico a 360°C per circa due minuti), alla focaccia al vapore (a 100°C per quindici minuti, poi ripassate in forno elettrico allo scopo di creare la caratteristica crosta croccante esterna).

CIBI UNICI E PIATTI TRADIZIONALI

Cibi unici dagli impasti con quarantotto e settantadue ore di maturazione e lievitazione, farine tipo «1» e «0», menu con ingredienti stagionali, piatti tradizionali e regionali rivisitati sul disco di pasta, con esempi quali il ragù napoletano, la tradizionale cassoeula, il vitello tonnato. Solo materie prime quali verdure, pesce, carne, trasformate dalla cucina del Dry, ma anche formaggi, salumi e legumi DOP, Presidi SlowFood e prodotti di piccoli produttori selezionati dallo chef. E solo prodotti di provenienza italiana fatta eccezione per gli avocado e il mango.

Spazio quindi al cubotto integrale cotto a vapore con crema di funghi porcini, tartare di fassona, senape e sale Maldon; alla Focaccia al padellino con crudo dolce d’Osvaldo e stracciatella; alla focaccia al padellino con baccalà mantecato, carciofi arrostiti e salsa teriyaki.

Lato pizza: ecco la quattro formaggi con gorgonzola dop, taleggio dop, raspadura, provola di bufala dop castagne al miele e polline oro d’Ischia; quindi pizza con friarielli, ventricina, crema di zucca e provola affumicata; pizza cassoeula con luganega, cipolla stufata, verza, fiordilatte, grana padano e riduzione di vino rosso; infine la pizza con pomodoro del cannavale, alici del Golfo, olive nere al forno, capperi di Pantelleria, origano, infuso all’aglio, basilico. Come dolce il «Drymisù cubotto» al vapore glassato al fondente e caffè, crema mascarpone.

LA DRINK LIST PARTICOLARE

Sabina Yausheva, nuova bar manager del gruppo Dry ha ideato una drink list che vuole essere il quanto più semplice possibile, ma ciò non esclude la presenza di alcuni drink che vogliono farsi notare per le loro suggestive caratteristiche.

Si è pensato a quale bevanda più si associ alla pizza, come per esempio può essere una birra o una Cola, ed è per questo che al Dry è stata creata una personale versione della ricetta più segreta al mondo, quella della Coca Cola, combinandola con uno dei drink più classici e nello stesso tempo contemporanei, il Cuba libre. Tornando in pista dopo più di un anno di chiusura sono stati ideati dei drink che vogliono far parlare di sé come, per esempio, il blue-blooded Mary; un bloody Mary creato partendo dalle stesse materie prime che utilizza la cucina e rivisitandolo in chiave più pop dandogli una colorazione un po’ insolita (blu), invece del tradizionale rosso.

INFO E PRENOTAZIONI

sito web: https://drymilano.it/

telefono: 02 63793414

orari: aperto dal martedì alla domenica dalle ore 19:00 alle 02:00; lunedì chiuso; giovedì, venerdì e sabato il cocktail bar chiude alle 02:30, mentre la pizzeria chiude alle ore 24:00

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