ASIA, tensioni. Confronto tra Pechino e Taipei, Biden fa la voce grossa: «Gli Stati Uniti difenderanno Taiwan da un eventuale aggressione della Cina»

La risposta giunta dalla Repubblica Popolare è che «ci vuole maggiore cautela», ma su Taiwan «non ci sono margini per compromessi». Sull’argomento, insidetrend.it ha raccolto le considerazioni del Rappresentante di Taiwan in Italia, l’Ambasciatore Andrea S.Y. Lee

«Gli Stati Uniti difenderanno Taiwan da un eventuale aggressione della Cina», questa la dura dichiarazione espressa dal presidente statunitense Joe Biden nel corso di un dibattito trasmesso dall’emittente televisiva CNN.

«Abbiamo un impegno su questo», ha aggiunto poi l’inquilino della Casa Bianca riferendosi alla difesa di Taipei dalle eventuali aggressioni della Repubblica Popolare, poiché «gli Usa hanno assunto un sacro impegno per quel che riguarda la difesa degli alleati della NATO in Canada e in Europa e vale lo stesso per il Giappone, per la Corea del Sud e per Taiwan».

In seguito è giunta la risposta di Pechino alle affermazioni di Biden, che si è configurata in un invito alla cautela e nell’assicurazione che su Taiwan «non ci sono margini per compromessi».

BIDEN: «NON VOGLIO UNA GUERRA FREDDA»

«Non voglio una guerra fredda con la Cina – ha precisato Biden durante la town hall televisiva -, ho parlato e passato più tempo con  Xi Jinping di qualsiasi altro leader al mondo. Ecco perché sentite dire che Biden vuole iniziare una nuova guerra fredda con la Cina. Non voglio  una guerra fredda con la Cina, ma voglio che Pechino comprenda che non faremo passi indietro e non cambieremo nessuno dei nostri punti di vista».

Biden, parlando dell’esercito statunitense come del «più potente della storia», ha inteso assicurare l’opinione pubblica di non essere preoccupato per un possibile conflitto militare con la Cina comunista, quanto piuttosto da un’escalation, sostenendo che bisognerebbe preoccuparsi qualora la superpotenza asiatica o altri attori internazionali come la Russia vengano coinvolti in «attività che li pongano in  una posizione nella quale potrebbero commettere un grave errore».

ESCALATIONE DELLA TENSIONE NEL PACIFICO

Negli ultimi giorni il clima di tensione tra Pechino e Taipei ha registrato un improvviso innalzamento di livello, e ha visto l’Armata Popolare di Liberazione cinese (le forze armate della Cina comunista) inviare decine di velivoli da combattimento a sorvolare lo spazio aereo di Taiwan sovrastante lo Stretto di Formosa, braccio di mare che separa la Cina continentale (Repubblica Popolare) dall’isola di Taiwan, che è una repubblica semipresidenziale.

Soltanto nei primi cinque giorni del mese di ottobre, più di centocinquanta caccia  di Pechino hanno sconfinato nella zona di identificazione della difesa aerea di Taiwan, mentre contestualmente il presidente Xi Jinping ribadiva che «la riunificazione di Taiwan alla Cina ci sarà» e che questo costituisce «una questione interna alla Cina», dunque, non verrebbero tollerate «interferenze esterne».

L’OPINIONE DELL’AMBASCIATORE DI TAIWAN A ROMA

La risposta di Taipei a queste minacce è stata che sono i ventitré milioni di taiwanesi che hanno il diritto di decidere il futuro e lo sviluppo della propria isola. Sulla situazione in atto nella regione e ai suoi possibili sviluppi futuri insidertrend.it ha raccolto l’opinione di S.E. Andrea S. Y. Lee, Rappresentante (Ambasciatore) di Taipei in Italia; l’intervista è stata realizzata a Roma il 21 ottobre 2021.

A379 – CINA, TAIWAN: TENSIONE NELLO STRETTO DI FORMOSA, BIDEN FA LA VOCE GROSSA CON I CINESI. Il confronto tra Pechino e Taipei si surriscalda nuovamente elevando il clima di tensione nel Pacifico. Biden dichiara alla CNN che «gli Stati Uniti d’America difenderanno Taiwan da un eventuale aggressione della Cina».
In seguito giunge anche la risposta dalla Repubblica Popolare cinese: «Ci vuole maggiore cautela», fanno sapere i dirigenti comunisti, ma su Taiwan «non ci sono margini per compromessi».
Negli ultimi giorni il clima di tensione tra Pechino e Taipei ha registrato un improvviso innalzamento di livello, e ha visto l’Armata Popolare di Liberazione cinese (le forze armate della Cina comunista) inviare decine di velivoli da combattimento a sorvolare lo spazio aereo di Taiwan sovrastante lo Stretto di Formosa, braccio di mare che separa la Cina continentale (Repubblica Popolare) dall’isola di Taiwan, che è una repubblica semipresidenziale. Soltanto nei primi cinque giorni del mese di ottobre, più di centocinquanta caccia  di Pechino hanno sconfinato nella zona di identificazione della difesa aerea di Taiwan, mentre contestualmente il presidente Xi Jinping ribadiva che «la riunificazione di Taiwan alla Cina ci sarà» e che questo costituisce «una questione interna alla Cina», dunque, non verrebbero tollerate «interferenze esterne».
Sulla situazione in atto nella regione e ai suoi possibili sviluppi futuri insidertrend.it ha raccolto l’opinione di S.E. ANDREA S. Y. LEE, Rappresentante (Ambasciatore) di Taipei in Italia; l’intervista è stata realizzata a Roma il 21 ottobre 2021.
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