ARTE, eventi. Sol Indiges: arte pubblica a Pomezia tra mito e futuro

Il progetto a cura di Marcello Smarrelli è promosso dal Comune di Pomezia in collaborazione con la Fondazione Pastificio Cerere, esso avrà luogo venerdì 15 ottobre dalle ore 10:00 alle 13:00 presso alcuni istituti di istruzione della città pontina

Venerdì 15 ottobre 2021 Pomezia inaugurerà Chiamata alle arti – Fare scuola, l’intervento dell’artista Ivan (Ivan Tresoldi, Milano 1981) nell’ambito di Sol Indiges. Arte pubblica a Pomezia tra mito e futuro promosso dal Comune di Pomezia, in collaborazione con la Fondazione Pastificio Cerere, a cura di Marcello Smarrelli.

Il progetto, giunto alla sua seconda fase, è nato dal desiderio di incrementare il patrimonio culturale della città attraverso interventi di Urban Art, nell’intento di riannodare il filo della storia contemporanea di Pomezia con il mito delle origini. Le opere d’arte realizzate, che riflettono anche sulle figure di Enea e Virgilio, rappresentano il contributo di Pomezia alle celebrazioni nazionali per il settecentesimo anniversario della morte di Dante, dato il ruolo centrale che essi hanno avuto nella Divina Commedia.

Con Chiamata alle arti – Fare scuola Ivan mette il dispositivo artistico della poesia di strada al servizio dell’attualizzazione della memoria e della storicizzazione delle espressioni linguistiche odierne con il contributo di studenti e comunità.

FARE ARTE

I suoi interventi di pittura murale, molto vicini alla street art, interesseranno le facciate della Scuola Publio Virgilio Marone, il campo sportivo con il muro ad esso adiacente della Scuola Orazio e le inferriate di entrambi gli istituti, dove verranno dipinte le parole scelte in un «censimento ideale e creativo della fantasia, della parola, della poesia con studenti, insegnanti e familiari», come dichiara lo stesso artista. Saranno così resi visibili i pensieri custoditi all’interno delle scuole, ispirando attraverso di essi una visione collettiva: i (di)segni realizzati rappresenteranno le voci degli studenti, le parole con cui raccontano il mitico passato di Pomezia, identificandosi nel presente e dichiarando il loro personale impegno per costruire il futuro, come un segno tangibile di appartenenza alla collettività.

Il fare arte di Ivan è sempre partecipato con le comunità dove agisce e con cui crea ogni volta un legame molto forte. Il primo incontro con gli alunni avverrà nel teatro della scuola Publio Virgilio Marone dove l’artista, per avviare l’intero processo, presenterà Dare la parola, un monologo sulla poesia che ha l’obiettivo di richiamare la presa di coscienza e di responsabilità rispetto al proprio tempo, rimarcando quanto sia indispensabile “prendere la parola”, afferrarla, per farne un potente strumento di cambiamento.

UN GRANDE FOGLIO BIANCO

Il giorno dell’inaugurazione, venerdì 15 ottobre, gli studenti degli istituti coinvolti guideranno i visitatori, dalle 10:00 alle 13:00, alla scoperta delle opere di arte pubblica realizzate insieme all’artista nella Scuola Publio Virgilio Marone in via della Tecnica 3 e nella scuola Orazio in via Fratelli Bandiera 27.

Alle ore 10:30, saranno protagonisti della performance Il verso più lungo del mondo, durante la quale Ivan trasformerà il percorso che porta dalla Scuola Publio Virgilio Marone alla Biblioteca comunale Ugo Tognazzi, in un grande foglio bianco, dove scriverà con un gesso, realizzando un segno grafico ininterrotto, i versi di Dante e di Virgilio, per rivendicare il diritto delle parole poetiche di farsi strada nello spazio urbano, scenario quotidiano delle nostre vite.

Alle ore 12:00 si terrà la presentazione del progetto in piazza Indipendenza alla presenza del Sindaco Adriano Zuccalà, della vice Sindaco Simona Morcellini, del direttore artistico della Fondazione Pastificio Cerere Marcello Smarrelli e dell’artista.

L’intervento artistico Chiamata alle arti – Fare scuola di Ivan segue L’antiporta di Agostino Iacurci (Foggia, 1986, vive e lavora a Berlino), il grande murale (mille metri quadrati circa) che ha trasformato la Biblioteca comunale Ugo Tognazzi e la piazza antistante, inaugurato il 9 aprile scorso.

IL PROGETTO

Sol Indiges trae il nome del santuario dedicato al dio Sole progenitore di tutte le cose, sorto nel luogo dello sbarco di Enea alla foce del Numico nelle campagne limitrofe all’attuale Pomezia, diventato l’epiteto con cui i romani indicavano il loro eroe fondatore.

Emblema della pietas per Virgilio, metro di comparazione e confronto per Dante, Enea – che antepone al proprio destino individuale quello del bene comune – torna a essere un esempio civico e modello d’ispirazione per le nuove generazioni. Cogliere lo spirito del racconto mitologico e reinterpretarlo in chiave contemporanea facendolo rivivere nel presente attraverso l’arte, contribuisce in modo determinante a proiettarlo verso il futuro.

Il progetto si inserisce nel contesto di una visione politica che caratterizza le scelte dell’attuale amministrazione, volte a un sempre maggior coinvolgimento dei cittadini, in particolare dei più giovani, in processi creativi indirizzati alla formazione e alla crescita culturale.

INFO

Progetto: Sol Indiges. Arte pubblica a Pomezia tra mito e futuro: Agostino Iacurci e Ivan;

curatore: Marcello Smarrelli;

luoghi: Biblioteca comunale Ugo Tognazzi (Largo Catone, Pomezia), Scuola secondaria di primo grado Orazio (via Fratelli Bandiera 27, Pomezia), Scuola secondaria di primo grado Publio Virgilio Marone (via della Tecnica 3, Pomezia);

Enti promotori: Comune di Pomezia in collaborazione con la Fondazione Pastificio Cerere;

partner: Scuola secondaria di primo grado Orazio e Scuola secondaria di primo grado Publio Virgilio Marone;

evento realizzato in collaborazione con: Museo Archeologico Lavinium e Biblioteca Comunale Ugo Tognazzi;

media partner: Atpdiary, Exibart.

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