ECONOMIA, esportazioni. Vino italiano, prosecco: sugli scaffali della grande distribuzione francese tornano a volare «le bollicine»

Oggi il mercato degli spumanti sta cambiando e con la denominazione «prosecco» nuovamente alla ribalta (vedi anche il «caso Croazia») le carte in tavola sono state rimescolate, col settore che ha ricevuto una spinta

Dopo il crollo dei consumi registrato lo scorso anno in molti hanno pagato il conto presentato dai mesi di blocco delle attività, il cosiddetto «lockdown», anche il settore vinicolo, in particolar modo le bollicine, così in Italia come in Francia, dove secondo gli ultimi dati diffusi dall’IRI, il peggio sembrerebbe essere stato posto alle spalle.

Secondo Seles, a partire dagli scaffali della grande distribuzione organizzata moderna (Gdo), dove le vendite di bollicine hanno fatto segnare, tra luglio 2020 e luglio 2021, una crescita del +10% a volume e del +11% a valore sui dodici mesi precedenti (luglio 2019-luglio 2020), riportando in positivo il settore, dopo il calo del secondo trimestre 2020 (-10,5%), che torna così a crescere.

Un rimbalzo atteso, anche in virtù di due annate, il 2018 e il 2019, che tra gilet gialli e Legge EgAlim hanno compresso le vendite di vini e spumanti. In particolare viene sottolineata la performance del prosecco, che nel periodo in esame ha registrato un aumento delle vendite pari al 24%, sia a volume che a valore (14 milioni di bottiglie per 90 milioni di euro). Cifre importanti, tuttavia ancora molto distanti dallo champagne, mai realmente impensierito dalle bollicine tricolori, con un suo giro d’affari, sul mercato interno di 816 milioni di euro per 40 milioni di bottiglie.

Di certo, il prosecco ha l’enorme merito di aver conquistato una fascia di consumo notevole, quella riferita all’aperitivo e ai giovani. Vista la differenza di prezzo tra champagne e prosecco, non si tratta necessariamente dello stesso consumatore e della stessa occasione di consumo, ma non esiste una cannibalizzazione del prosecco sullo champagne, sottolineando però che a pagare lo scotto della concorrenza con il prosecco sono i crémant, che hanno un prezzo che più si avvicina a quello del prosecco.

Oggi, il mercato degli spumanti sta cambiando, con la denominazione prosecco che è uscita fuori da un giorno all’altro (vedi il «caso Croazia») e ha rimescolato le carte, fornendo una spinta alla categoria. Il mercato degli spumanti non si è ancora stabilizzato. Questo vino ha rivoluzionato il segmento entry level, mentre gli champagne hanno perso molto con la legge EgAlim e l’abolizione delle promozioni, è ancora un mercato alla ricerca di sé stesso.

https://www.seles.biz/news/sugli-scaffali-della-gdo-di-francia-tornano-a-volare-le-bollicine-specie-quelle-del-prosecco/

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