Le sirene di allarme suonano nuovamente a Kiryat Shmona, la città settentrionale dello Stato ebraico da sempre sotto la minaccia del fuoco proveniente dal confinante Libano. I due razzi lanciati a mezzogiorno da oltre frontiera hanno colpito la zona immediatamente adiacente alla città, provocando un incendio. Quattro cittadini israeliani sono stati in seguito ricoverate in ospedale a causa di attacchi di panico. Le autorità dello Stato ebraico stanno valutando la responsabilità dell’atto terroristico, ipotizzando anche l’attribuzione a gruppi armati palestinesi.
In risposta all’attacco le forze di Difesa israeliane hanno battuto alcuni obiettivi in Libano mediante tiri di artiglieria, fuoco ripetuto per altre due volte a distanza di un paio di ore.
Israele ha comunicato al Libano tramite le forze di pace dell’Onu (UNIFIL 2) che potrebbe intensificare la sua risposta militare qualora non cessasse l’attività ostile ai confini settentrionali. Il ministro della Difesa Benny Gantz ha poi reso noto di aver inviato un «forte messaggio a UNIFIL a seguito del lancio di razzi dal Libano».