Il congresso del Fronte di Liberazione Nazionale (FSLN), formazione politica nicaraguense al potere a Managua, ha approvato all’unanimità la candidatura del presidente in carica Daniel Ortega per un quarto mandato consecutivo nelle prossime elezioni che si svolgeranno nel Paese centroamericano il prossimo 7 novembre.
Il FSLN ha altresì approvato la candidatura di sua moglie, Rosario Murillo, per un secondo mandato quale vicepresidente.
Ortega, già guerrigliero sandinista contro il dittatore Anastasio Somoza e quindi impegnato a combattere i contras sostenuti dagli Usa, ha governato il Nicaragua in una prima fase dal 1979 al 1990, quindi è tornato al potere nel 2007.
Ma il clima nel Paese non è dei migliori: sette candidati dell’opposizione sono stati arrestati all’inizio di giugno in forza della legislazione adottata alla fine di 2020 le cui implicazioni politiche per mettere a tacere l’opposizione hanno causato una protesta internazionale.
Cristiana Chamorro, la rivale più forte della coppia presidenziale, è stata la prima ad essere arrestata, si tratta della figlia di Violeta Chamorro, che aveva sconfitto Ortega nelle urne nel 1990. L’Unione europea ha recentemente sanzionato Rosario Murillo oltre al figlio di Ortega.